comunicato stampA

 

 

Si è aperta il 15 dicembre nella sede dei Tolentini dell’Università Iuav la mostra dedicata a Palladio 

 

Con il sostegno della Fondazione di Venezia si sono realizzati
per la prima volta i rilievi  di alta precisione delle quattro facciate delle chiese veneziane

 

Importanti novità: riproduzioni di disegni storici inediti, nuovi rilievi  e videoproiezioni per raccontare Palladio in modo innovativo

 

Nella primavera 2009 un volume di saggi edito da Marsilio pubblicherà gli studi nati in occasione della mostra

 

 

 

 

In occasione del quinto centenario della nascita di Andrea Palladio (1508-1580) l’Università Iuav di Venezia, con il sostegno della Fondazione Venezia e il patrocinio della Commissione nazionale italiana per l’Unesco e dell’Unesco stesso, ha realizzato un progetto di grande impegno scientifico e culturale: i rilievi fotogrammetrici e laser scanner delle quattro facciate delle chiese veneziane di San Pietro di Castello, San Francesco della Vigna, Redentore e San Giorgio Maggiore.

L’iniziativa è nata dalla volontà di colmare un vuoto nell’ambito degli studi palladiani: l’assenza di un corpus di rilievi dei quattro edifici omogeneo e con dati attendibili e confrontabili fra loro. I nuovi rilievi, che comprendono anche numerosi dettagli architettonici e decorativi, sono un contributo offerto alla comunità scientifica internazionale; i dati in essi contenuti permetteranno di valutare su nuove basi gli aspetti tecnico-costruttivi e compositivi dell’architettura di Palladio, fornendo molteplici informazioni agli studiosi e agli specialisti nei diversi campi della storia, del disegno, del restauro e della conservazione.

 

I rilievi, realizzati dal laboratorio di fotogrammetria, sono presentati in un percorso didattico-scientifico allestito, a cura del laboratorio multimediale, nella sede Iuav dei Tolentini. Tavole di grande formato, monitor e videoproiezioni consentono un confronto ravvicinato, del tutto inedito, fra le quattro facciate, tale da poter valutare analogie e differenze nella composizione d’insieme, nei rapporti dimensionali e proporzionali, nella conformazione e nella disposizione dei conci lapidei. In questo modo è possibile evidenziare le forme architettoniche e le tecniche di cantiere specifiche di Palladio nell’unica facciata interamente eseguita sotto la sua direzione (San Francesco della Vigna 1565-66 ca.) e confrontarle con quanto realizzato dai continuatori e dagli imitatori nelle altre tre facciate, basate su progetti dell’architetto ma compiute in tutto o in parte dopo la sua morte (Redentore, dopo il 1577; San Pietro di Castello, 1594-96; San Giorgio Maggiore, 1597-1611).

Nella mostra sono visibili numerose riproduzioni di disegni e rilievi delle stesse facciate – eseguiti a partire dal Settecento, alcuni dei quali inediti – che mostrano come nel corso degli ultimi tre secoli è cambiato il modo di vedere e rappresentare l’opera di Palladio: architettura esemplare fino all’Ottocento, oggetto di conservazione e quindi di studio storico-critico nel corso del Novecento.

I diversi temi della mostra sono inoltre illustrati da video-animazioni realizzate per l’occasione, volte a rendere comprensibili al più vasto pubblico argomenti solitamente confinati in ambito specialistico.

 

È stato inoltre predisposto un sito web in cui si rendono accessibili i nuovi rilievi, i contenuti della mostra, una documentazione fotografica sulle facciate e il materiale relativo alle fasi di acquisizione e restituzione dei dati raccolti.

http://circe.iuav.it/palladio/

 

 

Per la primavera del 2009, infine, è prevista la pubblicazione di un volume di saggi. Le facciate delle chiese palladiane saranno qui studiate da specialisti dell’Università Iuav e di università straniere nei diversi aspetti storico-architettonici, tecnico-costruttivi, del rilievo, della rappresentazione e della comunicazione.

 

 

 

Università Iuav di Venezia

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Martina Zambon