COMUNICATO STAMPA

 

Venezia, 4 novembre 2008

 

Quattro giorni per fare il punto sui legami fra arte, cultura e sfera pubblica. Con un'eccellenza tutta veneta da raccontare, compresi nuovi interessanti risultati raccolti dal team di esperti nel corso della mappatura del «Distretto Culturale Evoluto», commissionata dalla Regione del Veneto a Iuav.

 

Il «Caso Veneto» sarà oggetto di una presentazione specifica durante il pomeriggio di venerdì 7 novembre all'interno del convegno Arts, Culture and the Public Sphere.

 

Si tratta della quinta conferenza del Network di Ricerca di Sociologia dell’Arte, e la seconda conferenza del Network di Ricerca di Sociologia della Cultura, entrambi appartenenti alla European Sociological Association (ESA).

 

Iuav, Palazzo Badoer

4 > 8 novembre 2008

 

 

 

Sdoganata l'idea che cultura ed economia siano compatibili, si è arrivati a individuare la cultura come piattaforma comune per tutte le attività economiche, formative e sociali. Da quest'idea nasce il Distretto Culturale Evoluto. L'università Iuav ha mappato per conto della Regione (progetto DiCE nell'ambito del progetto europeo Interreg III A Italia-Slovenia) le realtà culturali esistente sul territorio. Con risultati importanti.

 

I dati raccolti nella prima parte della ricerca sono organizzati per contenitori ed attività, i primi intesi come strutture materiali che contengono le varie attività, le seconde mappate solo se ritenute rilevanti e regolari e segnalate per tipologie. Sono stati rilevati 2.042 contenitori e 2.507 attività, per un totale di 4.549 oggetti nella nostra regione.

La seconda fase si è incentrata sulla elaborazione dei dati raccolti e sull’individuazione di 12 distretti caratterizzati da specifiche vocazioni.

 

L’attività di ricerca sul Distretto culturale evoluto è stata coordinata per la Regione da Clara Peranetti, Responsabile dell’U.C. Progetti strategici e politiche comunitarie e svolta da un gruppo di ricerca Iuav condotto da Pier Luigi Sacco, docente di Economia della Cultura.

 

Del progetto DiCE si parlerà nel pomeriggio di venerdì 7 novembre nell'ambito di una sessione speciale dal titolo Culture-led local development: The Case of the Veneto Region.

Nella prima parte della sessione, amministratori ed esperti presenteranno la loro esperienza e la loro visione sul ruolo dell’arte e della cultura nello sviluppo locale, ed in particolare in quello del Veneto. Saranno presenti: l’amministrazione regionale; Philip Johnsson (Svezia, giornalista e presidente nei board di Värmlands Opera e Värmlands Museum, The Foundation for the Culture of the Future); Rolandas Kvietkauskas (Lituania, consulente speciale del Ministero della Cultura); Donato Giuliani (Francia, manager del servizio di Cooperazione Culturale Euroregionale e Internazionale presso il Dipartimento della Cultura, North-Pas de Calais Region); Antonio Lampis (Italia, direttore del Dipartimento 15-Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano); Pier Luigi Sacco (Italia, Professore di Economia della Cultura) e Massimo Buscema (esperto in reti neurali e Adaptive Artificial Systems, fondatore e direttore di Semeion – Centro di Ricerca di Scienze della Comunicazione) introdurranno il Progetto DiCE.

 

La seconda parte sarà dedicata a una tavola rotonda, in cui sociologi, economisti, pianificatori e politici/amministratori discuteranno intorno a questo tema; in questa parte della sessione, il pubblico sarà invitato a partecipare alla discussione. Saranno presenti: Michael Hutter (Germania, Professore e Direttore dell’unità di ricerca “Cultural Sources of Newness”, e Technical University Berlin, Institut for Sociology, Research Professorship, WZB, Berlino); Laura Verdi (Italia, Professore di Sociologia, Università di Padova); Enzo Grossi (Italia, direttore di Intelligenza Artificiale in Medicina presso Bracco Pharmaceuticals); Simon Roodhouse (Gran Bretagna, Professore di Industrie Creative, University of the Arts, Londra, e Visiting Professor presso University of Technology, Sydney, e Middlesex University); Massimo Buscema; Pier Luigi Sacco.

 

 

Arts, Culture and the Public Sphere

Expressive and Instrumental Values In Economic and Sociological Perspectives

Arts, Culture and the Public Sphere rappresenta la quinta conferenza del Network di Ricerca di Sociologia dell’Arte, e la seconda conferenza del Network di Ricerca di Sociologia della Cultura nell’ambito della European Sociological Association (ESA). L’ESA è stata fondata nel 1992 allo scopo di facilitare la ricerca sociologica, l’insegnamento e la comunicazione su temi europei, ed in breve è divenuta una piattaforma internazionale per il mutuo scambio di ricerca e di idee tra i membri.

 

Per il 2008, i due Network si sono uniti allo scopo di organizzare una conferenza di medio termine e grazie agli interessi interconnessi e sovrapposti. Questo evento è divenuto l’occasione per lavorare insieme agli economisti dell’arte del Dipartimento di Arti Visive e Design presso l’Università Iuav di Venezia, coordinati dal Prof. Pier Luigi Sacco, e al network di economia della cultura internazionale.

 

La conferenza, che si terrà dal 4 all'8 novembre presso Palazzo Badoer, a Venezia, rappresenterà l’opportunità per far convergere i network intorno al tema Arts, Culture and the Public Sphere, con cui verranno affrontati i dibattiti attuali, mentre il sottotitolo Instrumental and Expressive Values in Sociological and Economic Perspectives evidenzia la convinzione che la prospettiva economica e quella sociologica siano complementari. I processi sociali ed economici transnazionali, infatti, hanno reso le relazioni tra arte, cultura e sfera pubblica estremamente complesse, e questi processi hanno trasformato il campo artistico e culturale in un incrocio vivo per la ricerca transdisciplinare.

 

La conferenza mostrerà i progressi di questo approccio transdisciplinare attraverso le presentazioni di 220 studiosi. Tra questi saranno presenti alcuni prestigiosi keynote speakers, come il  Prof. Marco Eugenio Di Giandomenico (Italia, Professore di Responsabilità Sociale d’Impresa, Università IUAV, Venezia), la Prof.ssa Vera Zolberg (USA, Professore di Sociologia, The New School University, New York) e il Dr. Sergio Arzeni (direttore del Centre for Entrepreneurship, Small and Medium-sized Enterprises and Local Development of the Organisation for Economic Co-operation and Development – OECD, Parigi) nella prima keynote session, e il Prof. Manfred J. Holler (Germania, Professore all’Istituto di Socioeconomia, at the Institute of SocioEconomics, Università di Amburgo), la Prof.ssa Tia de Nora (Gran Bretagna, Professore di Sociologia della Music e Direttore di Ricerca in Sociologia/Filosofia, University of Exeter), il Prof. Hans-Georg Soeffner (Germania, Professore emerito, Università di Costanza e Direttore del Gruppo di Ricerca in Sociologia della Conoscenza e dell’Archivio di Scienze Sociali, Dipartimento di Storia e Sociologia, Bonn) e il Prof. Mark Jacobs (USA, Professore associato di Sociologia, George Mason University, fondatore e direttore del  Ph.D. Program in Cultural Studies) nella seconda keynote session.

 

La conferenza è aperta unicamente ai partecipanti registrati.

 

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