comunicato stampa

 

 

Martedģ 19 febbraio, alle 18, presso la Fondazione Querini Stampalia presentazione del volume

«Lo Iuav di Giuseppe Samoną 
e l'insegnamento dell'architettura»

a cura di Franco Mancuso


edizione Fondazione Bruno Zevi, Roma 2008


 

Saranno presenti:

Antonio Foscari 

Carlo Magnani

Valeriano Pastor

Emilio Mattioni

Franco Mancuso

Adachiara Zevi

 

Dal 1943 al 1972 lo Iuav č stato Giuseppe Samoną, e viceversa. Architetto, critico militante, docente: una figura unica che ha fatto dell’Istituto universitario di Architettura di Venezia il punto di riferimento del ’900 nel panorama dell’architettura internazionale.
Sotto la direzione trentennale di Samoną, Iuav č stato guidato dallo sguardo lungimirante di un architetto fuori dal comune. Sua l’idea di chiamare a insegnare a Venezia gli architetti, gli urbanisti e gli storici dell’architettura pił impegnati nella battaglia per l’architettura moderna, e pił convinti della necessitą di mettere il paese al passo con la cultura internazionale. Architetti come Carlo Scarpa, Franco Albini, Ignazio Gardella, Ludovico Barbiano di Belgiojoso, Giancarlo De Carlo, Daniele Calabi, urbanisti come Luigi Piccinato e Giovanni Astengo, storici come Bruno Zevi e Giuseppe Mazzariol, artisti come Mario Deluigi, strutturisti come Franco Levi e Giulio Pizzetti, fecero dello Iuav, con Samoną, una vera scuola pilota: un luogo dove sperimentazione didattica e confronto fra le idee alimentavano quotidianamente l’incontro tra docenti e studenti.

 

Sulla stessa lunghezza d’onda prendeva corpo una capitale riflessione critica sulla cittą di Venezia: valgono per tutti i lavori di Egle Trincanato su Venezia e i contributi di Zevi, Samoną, Piccinato e Astengo.
Sono decenni di febbrile sperimentazione, arrivano a Venezia i pił importanti architetti della scena mondiale: da Frank Lloyd Wright a Richard Neutra, da Alvar Aalto a Le Corbusier e Louis Kahn.

L’appassionante parabola di Samoną č raccolta ora in un volume che si avvale degli atti di un convegno storico, quello organizzato nel dicembre del 2004 dalla Fondazione Bruno Zevi; un convegno che si era svolto in concomitanza con la mostra delle opere pił significative di Mario Deluigi, artista veneziano e protagonista fra i pił importanti dell’arte contemporanea in Italia, amico e collaboratore di Carlo Scarpa e docente per lunghi anni allo Iuav. Ne esce un ritratto ancora attuale del modello didattico veneziano, anche per confronto con altre scuole europee – l’École des Beaux-Arts – da cui emerge con forza la necessitą di contrastare il tragico abbassamento culturale e professionale dei giovani che studiano oggi nelle facoltą di architettura italiane, anche sulla base della cruciale esperienza di Samoną.

 

I contributi e i saggi interpretativi contenuti nel volume sono stati scritti per questa occasione da Franco Berlanda, Donatella Calabi, Jean Louis Cohen, Roberto Dullio, Antonio Foscari, Orietta Lanzarini, Franco Mancuso, Luciana Miotto, Francesco Tentori, con il proposito di ripercorrere le tappe e le ragioni della straordinaria vicenda dello Iuav negli anni in cui fu diretto da Giuseppe Samoną.

 

 

con la collaborazione di format-c Gruppo di ricerca

 

 

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