Inaugura la mostra dei workshop
di progettazione architettonica

 

venerdì 20 luglio h. 17.30
Atrio dell’ex Cotonificio di Santa Marta

Dorsoduro 2196 Venezia

apertura mostra

20 > 23 luglio 2007

Cotonificio di Santa Marta

Magazzini Ligabue

Ex Convento delle Terese

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Tre sedi per trenta lavori di progettazione che somigliano ad altrettante opere d’arte. È la mostra conclusiva dei workshop internazionali della Facoltà di Architettura (Università Iuav di Venezia), una mini-Biennale frutto di 19 giorni ad alto concentrato di adrenalina e competenze che si snoda fra le aule dell’ex Cotonificio di Santa Marta, i Magazzini Ligabue e l’ex convento delle Terese.

In cattedra, nelle ultime 3 settimane (a partire dal 2 luglio) ci sono 30 archistar per quasi 2000 studenti sia italiani che stranieri. I workshop gratuiti della Facoltà di Architettura targata Iuav, appuntamento fisso fra i più attesi, si riconferma un evento che mescola spontaneamente ricerca progettuale e fantasia per gli allestimenti.

 

Fra i docenti, protagonisti come Ricardo Porro, storico testimone di una stagione epica: l’architettura ai tempi della rivoluzione cubana, Elia Zenghelis, uno dei mitici fondatori dell’OMA, forse il gruppo di architetti contemporanei che più ha influenzato gli ultimi decenni della scena architettonica, Mi Qiu a rappresentare una cultura progettuale che appare sempre più vivace ed evidente dal Far East. E poi Guillermo Vazquez Consuegra, Adalberto Dias, Rudy Ricciotti, Felipe Assadi e Christine Dalnoky, solo per citare alcuni dei nomi più noti fra i docenti stranieri.

Non sono da meno gli italiani, oltre a un drappello di progettisti emergenti, spicca la presenza di Franco Purini, Andrea Branzi, Uberto Siola, Franz Prati, Marco Casamonti ed altri ancora,

in rappresentanza delle più prestigiose facoltà di Architettura e di diverse scuole di pensiero.

E l’architettura, a Venezia, si fa così: accanto alle lezioni frontali vecchio stile, sempre più ricerca sul campo. Meglio se sotto la guida dei massimi architetti in circolazione.

 

Il risultato sono progetti che del classico “plastico” non hanno più nulla. Rutilanti mise-en scène che spaziano dagli elementi naturali come vere alghe recuperate lungo i Murazzi del Lido di Venezia a enormi drappi stampati ad hoc, modellini galleggianti e congegni hi-tech per rendere l’architettura del futuro in 3D e dedicata ai 5 sensi.

 

Si avvicina ormai il gran finale, venerdì 20 luglio alle 17.30 nell’atrio dell’ex Cotonificio di Santa Marta con il vernissage della mostra che raggruppa i 30 spazi espositivi. Una mostra che resterà aperta alla città e al pubblico fino a lunedì 23 luglio 2007 (con l’esclusione della giornata di domenica).

Qualche “anteprima” c’è già stata per le autorità del mondo della cultura, delle imprese, della politica, delle istituzioni mentre per tutta la durata dei laboratori è uscito un quotidiano in piena regola per raccontare sfide e retroscena del campus

                                                                                                    

 

 

Cacciari e Croff in visita ai workshop di progettazione architettonica

(ANSA)

 

Due visite, a distanza di un paio d’ore, all’ex cotonificio di Santa Marta dove fervono i lavori conclusivi dei workshop della facoltà di Architettura dello Iuav. Il primo ad arrivare è stato Davide Croff, presidente della Biennale. Proprio nei giorni in cui si inaugura il campus di giovani appassionati di teatro organizzato insiema a Ca’ Foscari per la Biennale Teatro, il presidente Croff visita un laboratorio dopo l’altro guidato dal preside di Architettura Giancarlo Carnevale. “Appena dopo la mostra del Cinema – ha detto Croff – dobbiamo concretizzare un percorso di avvicinamento della Biennale ai giovani e senz’altro all’università”. Croff ha visitato il laboratorio di Giovanni Durbiano, giovane ordinario di Torino che ha portato avanti con i suoi studenti una riqualificazione di Porto Marghera ad alto tasso di provocazione con sdraio e obrelloni lungo il canale dell’azoto e l’ipotesi di trasportare gru e “mostri” industriali di Marghera nella Piazza San Marco dipinta da Canaletto e Turner. Fra gli altri, il presidente della Biennale ha salutato l’architetto toscano Marco Casamonti che opera spesso in laguna alle prese, in questo caso, proprio con un ripensamento dei Giardini della Biennale con tanto di torri all’interno dei giardini per ospitare residenti e artisti.

“E’ bellissimo il fervore che si respira in queste aule”, ha concluso Croff che ha voluto visitare anche il laboratorio tenuto dallo studio 5+1 vincitore con Rudy Ricciotti del nuovo Palazzo del Cinema del Lido.

A mezzogiorno e mezzo è stata la volta del sindaco Massimo Cacciari che ha commentato “E’ molto bello vedere tanti ragazzi al lavoro insieme, ma forse si potrebbe pensare di assegnare alcuni temi precisi a questi workshop per indirizzarli verso tematiche concrete”.

“In realtà – spiega il professor Carnevale – i workshop sono un momento di approfondimento progettuale ma anche un momento ludico in cui la creatività si lega al progetto”.

Il sindaco ha poi risposto ad alcune domande dei giovani redattori del quotidiano sui workshop affrontando il tema dell’architettura “immateriale” “Certo che l’architettura di pietra e marmo destinata a durare per l’eternità non esiste più ma non se fai l’architetto prima o poi dovrai pur tirar su dei muri, non si può lavorare solo sui software. Cacciari ha commentato anche lo stato dell’università italiana dicendo che ne pensa “tutto il peggio” e che la moltiplicazione delle sedi universitarie è un grave errore. “In questo senso l’idea di un Politecnico veneto è positiva”. Cacciari è intervenuto, infine, sull’Arsenale “Lì il problema è la sdemanializzazione del posto, il demanio militare deve ricavarne 12, 13 milioni di euro e non ha la garanzia di ottenerli dal demanio civile che sta già lavorando in piena collaborazione con il Comune nell'Arsenale spa”.

 

 

Visita il blog dei workshop

 

 

 

Università Iuav di Venezia

servizio comunicazione e stampa

t. +39 041 257 1819

f. +39 041 257 1738

comesta@iuav.it