WORKSHOP ESTIVI DI

19 giorni per distillare il meglio dell’architettura internazionale, 30 archistar come docenti e quasi 2000 studenti sia italiani che stranieri. Ai blocchi di partenza i workshop gratuiti della Facoltà di Architettura targata Iuav, appuntamento fisso fra i più attesi che assume le sembianze di una mini Biennale quanto a estro inventivo e avanzate punte di ricerca.

Dal 2 luglio i saloni dello storico ateneo veneziano si trasformano in fucina per accogliere (in cattedra) mostri sacri come Ricardo Porro, storico testimone di una stagione epica: l’architettura ai tempi della rivoluzione cubana, Elia Zenghelis, uno dei mitici fondatori dell’OMA, forse il gruppo di architetti contemporanei che più ha influenzato gli ultimi decenni della scena architettonica, Mi Qiu a rappresentare una cultura progettuale che appare sempre più vivace ed evidente dal Far East. E poi Guillermo Vazquez Consuegra, Adalberto Dias, Gonçalo Byrne, Felipe Assadi e Christine Dalnoky, solo per citare alcuni dei nomi più noti fra i docenti stranieri.

Non sono da meno gli italiani, oltre a un drappello di progettisti emergenti, spicca la presenza di Franco Purini, Andrea Branzi, Uberto Siola, Franz Prati, Marco Casamonti ed altri ancora, in rappresentanza delle più prestigiose facoltà di Architettura e di diverse scuole di pensiero.

Questi gli ingredienti, la ricetta prevede poi tre settimane intensive nei grandi spazi dell’ex cotonificio di Santa Marta ma anche nell’ex Convento delle Terese in cui ogni docente orchestra il suo laboratorio con una cinquantina di studenti.

E l’architettura, a Venezia, si fa così: accanto alle lezioni frontali vecchio stile, sempre più ricerca sul campo. Meglio se sotto la guida dei massimi architetti in circolazione. Il risultato sono progetti che del classico “plastico” non hanno più nulla. Rutilanti mise-en scène che spaziano dagli elementi naturali come vere alghe recuperate lungo i Murazzi del Lido di Venezia a enormi drappi stampati ad hoc, modellini galleggianti e congegni hi-tech per rendere l’architettura del futuro in 3D e dedicata ai 5 sensi. Gran finale, venerdì 20 luglio con il vernissage della mostra che raggruppa i 29 spazi espositivi. Una mostra che resterà aperta alla città e al pubblico fino a mercoledì 25 luglio 2007. Qualche “anteprima”, nel corso dell’ultima settimana di workshop, è prevista per le autorità del mondo della cultura, delle imprese, della politica, delle istituzioni mentre per tutta la durata dei laboratori uscirà un quotidiano in piena regola che racconterà sfide e retroscena del campus di Santa Marta. Nel corso della prima settimana sono in programma anche 5 “match” fra un docente straniero e un docente italiano sulle “Ragioni dell’architettura”.

_____________________________________________________________

LE TAVOLE ROTONDE

LE RAGIONI DELL’ARCHITETTURA

Quest’anno i workshop propongono sei appuntamenti che contrappongono un architetto straniero a un architetto italiano.

Sei incontri aperti al pubblico, oltre che ai 1800 studenti degli workshop 2007 che indagano le Ragioni dell’Architettura.

L’appuntamento è all’Auditorium di Santa Marta alle 17 nelle seguenti date:

Martedì 3 luglio

Ricardo Porro vs Franco Purini

Le ragioni del cuore, il cuore della ragione

mercoledì 4 luglio

Mi Qiu e Franz Prati

Le ragioni della mano, la mano della ragione

venerdì 6 luglio

Adalberto Dias e Marco Casamonti

Le ragioni della tecnica, la tecnica della ragione

lunedì 9 luglio

Elia Zenghelis e Andrea Branzi

Le ragioni della città, la città della ragione

martedì 10 luglio

Assadi + Pulido e 5+1 Architetti

Le ragioni del paesaggio, il paesaggio della ragione

_____________________________________________________________

Facoltà di architettura

Tolentini, Santa Croce 191

30135 Venezia

tel. 0541.257.1733