comunicato stampa
Il ritorno di Gino Valle all’Iuav
La
figura di Gino Valle, uno dei più importanti architetti italiani
contemporanei, è finalmente celebrata dall’Università presso la quale ha
insegnato per molti anni.
Per
iniziativa del Dipartimento di progettazione architettonica (Dpa), a Gino
Valle sarà intitolata il 19 aprile, con una semplice cerimonia alla presenza
di Pietro Valle, figlio e continuatore della sua opera, la sala-mostre del
Dpa (aula P) nella sede Iuav dell’ex-Cotonificio Veneziano a Santa Marta a
Venezia, edificio restaurato dallo stesso Gino Valle negli ultimi anni della
sua carriera.
Il Dpa
ha programmato anche una mostra: “Architettura in montagna. Gino Valle in
Carnia”, curata da Giovanni Corbellini e promossa nel 2005 dal Comune di
Treppo Carnico, che si inaugurerà nella stessa sala-mostre il 13 aprile, alle
ore 18.
Giovedì
19 aprile, infine, sempre per iniziativa del Dpa, si terrà, nell’aula gradoni
della medesima sede Iuav di Santa Marta a Venezia, un convegno dal titolo “Gino
Valle. Il mondo in Friuli”, cui parteciperanno - oltre al rettore Iuav Carlo
Magnani, al direttore Dpa Renato Bocchi e al curatore della mostra Giovanni
Corbellini - anche Vittorio Gregotti e Francesco Tentori, illustri docenti
Iuav della generazione dello stesso Valle, il figlio Pietro, Raimund Fein,
architetto tedesco formatosi nello studio Valle, e il giovane architetto Luka
Skansi, che ha di recente ripercorso criticamente l’opera dell’architetto
friulano.
Di
seguito, il programma delle iniziative (cfr. www.iuav.it).
mostra
Architettura in
montagna
Gino Valle in Carnia
a cura
di Giovanni Corbellini
Aula P
Ex
Cotonificio Veneziano Santa Marta
Dorsoduro
2196
Venezia
16 aprile > 4 maggio 2007
inaugurazione: 13 aprile, ore 18
Tra gli
anni cinquanta e settanta, Gino Valle realizzò alcune opere particolarmente
significative nel territorio montano del Friuli nord-occidentale. Casa
Quaglia a Sutrio (1953-54), i municipi di Treppo Carnico (1956-58) e di
Sutrio (1975-78), le terme (1962-64) e il kursaal (1975-79) di Arta
rappresentano felici esempi di inserimento del moderno nel paesaggio alpino.
Oggetto al tempo di una vasta risonanza internazionale, sono oggi considerate
tra le più importanti architetture italiane del secondo dopoguerra.
La
mostra raccoglie schizzi, disegni originali, foto di cantiere e immagini,
scattate all’epoca da autori come Italo Zannier, Fulvio Roiter e Carla De
Benedetti. Materiali che restituiscono con precisione i processi ideativi e
costruttivi di questi e altri lavori carnici, tra i quali l’inedito asilo di
Fielis, terminato nel 1950 ed esempio precoce dell’attitudine sperimentale e
pragmatica di Valle.
Si
tratta della prima mostra prodotta sull’opera del maestro udinese dalla sua
recente scomparsa.
Promossa
dal comune di Treppo Carnico, la mostra viene ora ospitata a Venezia (dopo
Firenze, Zagabria e Spittal) su iniziativa del Dipartimento di progettazione
architettonica (Dpa) dell’Università Iuav di Venezia, dipartimento e
università in cui Gino Valle ha operato per lunghi anni, costituendo
un’importante figura di riferimento.
Il
riallestimento a Venezia è a cura di Attilio Santi.
convegno
Gino Valle. Il mondo in Friuli
19 aprile 2007
Ex Cotonificio Veneziano Santa Marta
Dorsoduro 2196, Venezia
aula Gradoni, ore 15
partecipano:
Carlo Magnani, rettore Iuav
Renato Bocchi, direttore Dpa
Giovanni Corbellini, curatore della mostra
Raimund Fein, Vittorio Gregotti, Luka Skansi, Francesco Tentori
"Gino Valle non c’è più dalla fine del 2003 e in questo breve periodo
sono state già tre le mostre dedicate a sezioni specifiche della sua opera.
In attesa, dopo la rassegna di Vicenza, di una nuova occasione di riflessione
complessiva sul suo vasto contributo, queste prime incursioni nell’archivio
dello studio Valle propongono alcuni, inevitabili temi di discussione. Se il
Musarc di Ferrara (Da, chez, from Gino Valle, 28 ottobre-11 dicembre 2005) ha scelto di
affrontare gli ultimi lavori, quelli sul tavolo di Valle al momento della sua
inaspettata scomparsa, la rassegna in corso a Udine (Gino Valle.
Progetti e architetture per Udine 1948-2003, 16 febbraio-31 maggio 2007) così come l’evento organizzato a Treppo
Carnico (Architettura in montagna. Gino Valle in Carnia, 2 luglio-25 settembre 2005) e ora
programmato a Venezia (Dpa/Iuav, 16 aprile-04 maggio 2007), si legano
esplicitamente ai luoghi e alla loro stretta interazione con la sua opera.
Luoghi 'notevoli', nei quali affondano le radici familiari e personali di
Valle e che sembrerebbero confermare l’ottica regionalista spesso adottata nel
cercare di interpretare il lavoro del maestro udinese. Tuttavia, per quanto
'critico', il regionalismo framptoniano non appare in grado di esaurire la
complessità del rapporto di Valle con i territori nei quali ha operato né di
cogliere l’ampio respiro di una attività progettuale intenzionata a eludere
ogni classificazione” (G.Corbellini).
In occasione del convegno Iuav verrà
intitolata a Gino Valle l’aula mostre del Dpa nell’ex-cotonificio di Santa
Marta, edificio restaurato da Valle stesso negli ultimi anni della sua
carriera.
|