comunicato stampa

 

TRASFORMAZIONI TERRITORIALI: siglato il protocollo d’intesa per abbattere tempi e costi in nome della qualità

 

ANCE VENETO e IUAV, insieme all’Ordine degli Architetti di Treviso e l’Ordine degli Ingegneri di Treviso, si alleano per garantire supervisione e qualità alle grandi opere che cambiano il volto del territorio

 

Lunedì 22 ottobre, ore 12.30 presso il Rettorato dell’Università IuaV ai Tolentini, è stato firmato il Protocollo d’intesa “Progetto Qualità delle Trasformazioni Territoriali”

 

Venezia, 23 ottobre 2007

 

Un team di esperti, dagli architetti agli ingegneri ma anche con i costruttori e l’università a fare da collettore di buone pratiche per cambiare, sul modello anglosassone, la qualità delle opere che trasformano il territorio.

 

Lunedì 22 ottobre 2007 alle ore 12.30 presso il Rettorato dell’Università Iuav di Venezia si è firmato il Protocollo d'Intesa del Progetto Qualitàdelle Trasformazioni Territoriali. A sottoscrivere il progetto c’erano l’ing. Vittorino Dal Cin, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Treviso, il rettore dell’Università Iuav di Venezia prof. Carlo Magnani, Lionello Barbuio, vice presidente di Ance Veneto e l’arch. Italo Rebuli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Treviso.

 

Il protocollo di intesa si colloca come primo passo, nato nell’ambito della provincia di Treviso ma ben deciso ad allargarsi su scala regionale, per arrivare alla creazione di un vero e proprio Centro di Ricerca che riunirà tutti i soggetti firmatari.

 

Il progetto parte dall’osservazione della realtà, soprattutto per le grandi opere, che siano pubbliche o private, si ripropongono spesso gli stessi problemi, al momento della realizzazione il taglio “estetico” pensato dagli architetti mal si accorda con le esigenze pratiche di realizzazione, oppure, viceversa, esigenze di ordine ingegneristico o costruttivo non mediate da un buon progetto architettonico rischiano di deturpare il territorio. Il risultato, all’ordine del giorno in molti cantieri, sono tempi che si allungano e costi che salgono.

 

Il protocollo d’intesa parte proprio da qui, riunendo l’intera filiera produttiva, dal progetto alla realizzazione.

L’idea è semplice: affidare a un “Supervisore della Qualità”, figura che esiste nei paesi anglosassoni, la “vigilanza” e l’ausilio nelle diverse fasi perché una grande opera segua il suo iter di realizzazione senza intoppi.

“Il soggetto più adatto a far da collettore, per la sua capacità di valutare un progetto nel suo complesso ma anche per le sue relazioni nazionali e internazionali è senz’altro Iuav – spiega l’ingegnere Giuditta Rado, una delle principali animatrici del Progetto Qualità – poi servirà un gruppo di sostegno all’iter di progettazione e realizzazione per sostenere, ad esempio nel caso di opere pubbliche, il Rup della situazione spesso preso da mille impegni”. Non a caso il grande capitolo delle opere pubbliche è in cima alla lista delle priorità inserite nel protocollo, insieme a un parcorso di condivisione già avviato con la Regione Veneto.

 

 

 

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