Il 19 giugno scorso a Bruxelles, il programma Interreg CENTRAL EUROPE ha presentato al Parlamento europeo una selezione di progetti transnazionali che affrontano il problema del cambiamento climatico. Parlando al workshop del Comitato per lo Sviluppo Regionale su “Cambiamento climatico e politiche di coesione”, l’Autorità di gestione del programma (la Città di Vienna) ha messo in luce come la cooperazione transnazionale stia aiutando le città a migliorare le proprie capacità di adattamento e mitigazione.

Uno dei progetti presentati è stato Urban Heat Islands (UHI), cui ha partecipato anche l’Università Iuav di Venezia. Il progetto ha voluto affrontare – attraverso misure di pianificazione territoriale – il fenomeno delle isole di calore e dei loro effetti negativi sulle fasce più deboli e a rischio della popolazione, soprattutto durante i mesi più caldi dell’anno. Quello delle isole di calore urbane è un fenomeno microclimatico caratteristico delle aree metropolitane, che consiste in un significativo incremento della temperatura nelle aree urbane rispetto a quelle periurbane e rurali circostanti.

Il progetto si è sviluppato in otto tra le principali aree metropolitane che rientrano nell’are del programma Interreg CENTRAL EUROPE: l’agglomerato urbano Bologna – Modena e il corridoio urbano Venezia – Padova in Italia, Vienna in Austria, Stoccarda in Germania, Lodz e Varsavia in Polonia, Lubiana in Slovenia, Budapest in Ungheria e Praga nella Repubblica Ceca.

I partner del progetto hanno sviluppato strategie di mitigazione e prevenzione del rischio per evitare l’aumento significativo della temperatura in città, tra cui l’inverdimento delle facciate degli edifici per mitigare il calore estivo.