Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Iuav partner del progetto vincitore del bando nazionale Culturability

“rigenerare spazi da condividere”

 

L’Università Iuav di Venezia è partner del progetto LAB+ vincitore del bando nazionale Culturabilty “Rigenerare spazi da condividere”. Su 522 progetti arrivati da tutta Italia, LAB+ è il primo progetto veneto a risultare vincitore in questo importante bando nazionale sui temi dell’innovazione sociale.

 

Un progetto che cambierà il volto di uno spazio pubblico oggi in disuso nell’area della Stazione di Padova trasformandolo in uno spazio di incontro e co-progettazione tra cittadini, organizzazioni private e del privato sociale, associazioni di categoria e istituzioni pubbliche.

 

Project Manager dl 2014 è Elena Ostanel, coordinatrice del Master URISE Rigenerazione Urbana e Innovazione Sociale. Nel corso di questi due anni lo spazio di coworking CO+ aperto nell’area è stato sede di incontri di co-progettazione e di elaborazione condivisa del progetto. Sono stati organizzati momenti di coinvolgimento dei cittadini, eventi pubblici, momenti di riflessione e convegni tematici.

 

Partner istituzionali sono il Comune di Padova, Settore Ambiente e Territorio che ha dato in “adozione” lo spazio pubblico in disuso, Banca Popolare Etica, che ha sede in quartiere e collabora al progetto di riqualificazione, e l’Università Iuav di Venezia che si occuperà della valutazione di impatto sociale. Alleanze multi-attore e un lavoro di lungo periodo che permetteranno un lavoro di rigenerazione urbana in prospettiva di coesione sociale.

 

 

L’area

 

Piazza Gasparotto è una “Piazza contenitore”, racchiusa tra edifici adibiti a servizi ma quasi completamente sfitti, nota alle cronache cittadine per episodi di spaccio, microcriminalità, insicurezza. Nel 2014 in Piazza Gasparotto erano presenti 1500 metri quadri di sfitto ai piani terra, 380 metri quadri di fioriere e vasche in disuso, 2200 metri quadri di spazio pubblico inutilizzato.  Siamo a pochi passi dalla stazione dei treni e dal centro di Padova, in un quartiere multiculturale, dove transitano circa 18,5 milioni di passeggeri per anno.

 

Nel 2014 inizia un processo di rigenerazione urbana e sociale della Piazza scandito dall’apertura di nuovi servizi e dalla riattivazione di porzioni di spazi: nel 2014 apre al civico 7 CO+ coworking, un ‘community hub’ con la finalità di accompagnare un processo di rigenerazione urbana via innovazione sociale. Nel 2015 viene avviato GasparOrto, il primo orto urbano in centro città e aperto HUB-Food, Culture and Sport, all’interno di un altro spazio sfitto (al civico 8) con finalità di promozione sociale legata allo sport, soprattutto alle discipline di strada. Diverse altre realtà si avvicinano nel corso del tempo e collaborano al progetto di rigenerazione urbana.

 

Le iniziative realizzate contribuiscono a rafforzare la sinergia tra 10 organizzazioni cittadine attive in settori diversi – dal culturale allo sportivo – che decidono di investire in un ulteriore salto di scala della valorizzazione della Piazza: nasce, così, il progetto LAB+. Un progetto ambizioso che si pone, tuttavia, in piena continuità con il progetto di rigenerazione urbana avviato nel 2014 rappresentandone un ulteriore avanzamento in termini di impatti e di sostenibilità.

 

 

le fasi del progetto

 

Il progetto, di respiro triennale, si articola in 4 fasi:

 

1. Creazione di un polo artistico e di innovazione culturale: sarà aperto un nuovo circolo dedicato all’innovazione culturale nei civici 9 e 10 della Piazza; lo spazio ospiterà una residenza artistica, realizzata nell’ambito del progetto PIAZZA+ sostenuto dalla Fondazione Cariparo, che porterà giovani artisti a realizzare opere di arte pubblica per il quartiere; in una vasca in disuso della Piazza sarà realizzato un palco pubblico per la città, riutilizzando una fioriera in disuso, che sarà usato anche per gli allenamenti di Parkour.

 

2. Creazione di un polo dedicato all’agricoltura urbana: l’ampliamento di GasparOrto nei 380 metri quadri di fioriere in disuso e l’avvio di pause pranzo a km0 per i lavoratori dell’area. L’avvio di un mercato biologico con delivery con bici elettrica in collaborazione con i Giovani Imprenditori Agricoli.

 

3. Lavoro di comunità: emersione e illustrazione delle storie di vita degli abitanti anziani per la realizzazione di un giornale di quartiere da distribuire in città e la creazione di tavole a fumetti da installare negli spazi pubblici, mezzi pubblici e negozi privati; organizzazione di un laboratorio di teatro sociale e di comunità in quartiere interculturale dove siano coinvolti giovani italiani, immigrati e richiedenti asilo con l’obiettivo di formare una compagnia stabile interculturale di quartiere.

 

4. Policy development: anche a Padova ideare uno strumento pubblico-privato di gestione innovativa degli spazi pubblici urbani, come ormai molti comuni italiani stanno sperimentando.

 

Il progetto è ispirato a casi di successo come “Casa di Quartiere di San Salvario” a Torino e “Frau Gerolds Garten, Zurigo”; progetti che hanno saputo tenere assieme rigenerazione urbana e coesione sociale. Come a Torino, anche a Padova nascerà un’associazione di secondo livello capace di fare rete in città e definire progetti di rigenerazione urbana via innovazione sociale in altre aree che necessitano di un intervento.

 

Il futuro di Piazza Gasparotto non è confinato al rinnovo del solo spazio pubblico della Piazza. È in cantiere un progetto che unisce rigenerazione urbana e welfare comunitario e che sarà realizzato in un altro locale sfitto dell’area. In tre anni l’area sarà completamente riattivata e cercherà di essere un ponte tra il centro della città e il complesso quartiere Arcella offrendo servizi accessibili, uno spazio pubblico di incontro, la possibilità di partecipare alla vita pubblica della propria città.