Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Tesi di laurea Iuav premiata allo Young Scientist Award

 

Allo Young Scientist Award della Convenzione delle Alpi, la studentessa Giulia Testori ha ricevuto uno dei cinque premi per la tesi di laurea "Nuove Kamunje: strategie per un graduale ripopolamento delle valli del Natisone" (relatori: Stefano Munarin e Maria Chiara Tosi, correlatori: Viviana Ferrario e Guido Guidi).

 

La Convenzione delle Alpi è un trattato internazionale sottoscritto dai paesi alpini (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera) e dall’Unione europea con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile e tutelare gli interessi della popolazione residente, tenendo conto delle complesse questioni ambientali, sociali, economiche e culturali.

 

Abstract della tesi di Giulia Testori

Nelle Valli del Natisone, prealpi orientali del Friuli Venezia Giulia a confine con la Slovenia, boschi e pascoli, fino a che erano dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, erano terre comuni, le cosiddette Kamunje. Con l'avvento dell'Impero Napoleonico, questo patrimonio culturale andò a perdersi, trasformandosi in piccoli lotti privati, che caratterizzano tutt'ora il 96% della zona. Tale assetto ha radiato la politica di cooperazione che caratterizzava la zona e non ha permesso progetti di ampio respiro per tutelarla e valorizzarla. Localizzandosi su una fascia di confine che ha cambiato infinite volte nazionalità e appartenenza, le terre comuni sono state infatti per secoli l'identificazione di un'amministrazione e una condivisione della cosa pubblica che ha profondamente inciso sugli abitanti delle Valli.

 

Affiancata a questa perdita, un secolo dopo, dalla metà del Novecento, una fortissima ondata di emigrazione investì la Slavia friulana, causando abbandono di molti borghi rurali, l'invasione incontrollata del bosco ed il progressivo deterioramento del muretti a secco che caratterizzavano e presidiavano gli innumerevoli abitati. La situazione attuale non prevede piani effettivi di recupero, si assiste ancora ad una progressiva perdita del patrimonio storico, indentitario, edilizio e culturale. L'essere montagna e vicino al confine non ha certo agevolato la situazione. Ma perché pensare ad un recupero se finora questo è stato il suo destino?

 

consulta l’elenco dei vincitori >>