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Con la curatela del docente Iuav Marco Bertozzi il Fellini Museum di Rimini vince il Premio “In/Architettura” 2023

 

Il Fellini Museum di Rimini, che ha visto il docente dell’Università Iuav di Venezia Marco Bertozzi partecipare alla realizzazione come curatore e consulente scientifico per il cinema, ha ricevuto il Premio “In/Architettura” 2023, consegnato il 7 novembre alla Biennale di Venezia, nella categoria “interventi di riqualificazione edilizia (restauro, ristrutturazione, rigenerazione)”.

 

Questa la motivazione del Premio, che ha visto la giuria prendere in esame centinaia di progetti, promosso da IN/ARCH Istituto Nazionale di Architettura e ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili: “Federico Fellini finalmente ha il suo museo nella “sua” Rimini; un museo diffuso, come d’altro canto è “pulviscolare” la sua estetica cinematografica che non ha mai abbandonato i suoi tratti locali, senza mai, comunque, rinunciare a parlare al mondo. Un Polo diffuso su tre spazi: Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta. Un museo che esce dal museo, al centro del quale il leggendario cinema Fulgor, protagonista assoluto di Amarcord, la fa da padrone. Museo immersivo che recupera gli insediamenti preesistenti, dalla Rocca di Castel Sismondo, dove ha collaborato Filippo Brunelleschi fino alla grande Piazza Malatesta, come se fosse un enorme circo all’aperto. Gli autori, Orazio Carpenzano e lo studio Tommaso Pallaria per il progetto architettonico, i curatori Marco Bertozzi e Anna Villari con il fondamentale contributo di Studio Azzurro per la direzione artistica e l’ideazione del progetto multimediale, rappresentano un esempio coerente e di grande qualità professionale, quando si ha a che fare con artisti come Fellini che non rappresentano soltanto una disciplina: sono delle vere e proprie enciclopedie multidisciplinari la cui visione del mondo non si esaurisce nel proprio tempo. A dimostrazione che l’architettura non è mai autosufficiente, certamente al centro per un restauro rigenerativo, ma deve dialogare e parlare con tutte quelle discipline e saperi, capaci di far parlare un monumento antico, un vecchio cinema in disuso, una grande piazza cittadina. Così si deve progettare la complessità urbana, in relazione al tema della rigenerazione e della destinazione d’uso”.

 

Il Premio appartiene alla lunga tradizione dei premi IN/ARCH che, a partire dalla prima edizione del 1962, hanno rivestito un ruolo di grande importanza nel dibattito architettonico nazionale e celebrano il valore dell’opera intesa come esito della partecipazione di soggetti diversi: dal committente ai progettisti sino alle imprese realizzatrici, affermando con chiarezza che la qualità di un’architettura non è circoscritta a questioni estetico-linguistiche ma è l’esito di un processo complesso.

 

A ritirare il Premio alla Biennale di Venezia il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, assieme alla dirigente del settore Facility Management Chiara Fravisini, a Orazio Carpenzano e Tommaso Pallaria per il progetto architettonico, ai curatori Marco Bertozzi e Anna Villari, a Leonardo Sangiorgi e Osvalda Centurelli di Studio Azzurro che ha seguito la direzione artistica e il progetto multimediale.

 

 

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Premio al Museo Fellini – Il gruppo dei progettisti con il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad e la dirigente del settore Facility Management, Chiara Fravisini. Quarto da destra il docente Iuav Marco Bertozzi