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Laureati Iuav vincono il concorso di idee per per un'opera artistica dedicata a Pier Paolo Pasolini

 

Ousseni Bandaogo e Fabrizio Della Costa, laureati in architettura e culture del progetto all’Università Iuav di Venezia, hanno vinto il concorso di idee per la progettazione e realizzazione di un'opera artistica dedicata a Pier Paolo Pasolini bandito dal Comune di Casarsa della Delizia.

 

Al centro del concorso, il legame di Pier Paolo Pasolini con il territorio casarsese, le persone e i luoghi, rinvenibile nelle sue opere, con l'obiettivo di creare un simbolo, un monumento o un segno nel territorio che possa essere riconoscibile e divenire un landmark per i cittadini e per i visitatori.

 

“La più grande attrazione di ognuno di noi é verso il passato, perché è l’unica cosa che noi conosciamo e amiamo veramente.” Nasce da questa frase di Pier Paolo Pasolini l’idea progettuale di Fabrizio Della Costa e Ousseni Bandaogo.

Un monumento che guardi al territorio, lo rifletta sia fisicamente che figurativamente, ma che nella tradizione e nel passato si configuri come elemento di rottura dal punto di vista formale. Da queste premesse, l’area di progetto in cui si propone la realizzazione dell’opera è stata fin da subito individuata nell’ex cimitero di Casarsa: in quest'area, infatti, vive una tensione costante tra il passato, definito dai resti del rudere cimiteriale e il presente rappresentato dal cavalcavia, che divide l’area di progetto dalla zona residenziale prossima.

Tra queste due presenze caratterizzanti, nasce un progetto che vuole essere più che un semplice memoriale, ma un vero e proprio spazio della memoria. Definito da una piazza inclinata rievocante il ventre materno a sottolineare l’appartenenza del poeta al territorio, il monumento dedicato a Pier Paolo Pasolini trova la sua compiutezza nelle due “vele” che simboleggiano le pagine nelle quali il territorio si riflette.

In maniera provocatoria il monumento si definisce come una quinta teatrale, uno spazio collettivo in grado di generare dinamiche nuove e legate alla rivitalizzazione di un luogo dimenticato. Al contempo non maschera il presente definito dal traffico di una strada ma anzi, lo rende partecipe attraverso un’apertura, uno squarcio verso il contemporaneo.