Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Un nuovo contributo del LAMA Iuav sulla rivista internazionale

“Scientific Reports – Nature”

 

È stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Scientific Reports – Nature uno studio a firma di Fabrizio Antonelli, direttore del LAMA Iuav, e di Fabrizio Nestola (Università di Padova) che presenta una nuova tecnica a raggi X per distinguere la provenienza dei marmi antichi.

 

Si tratta di un approccio analitico – risultato efficace, rapido, a basso costo e solo minimamente microdistruttivo – capace di discriminare tra marmi bianchi cristallini impiegati in antico per la realizzazione di opere di grande pregio. In particolare, viene dimostrata la possibilità di distinguere agevolmente tra il celebre marmo di Carrara (il marmor lunense dei Latini) e quello microasiatico di Göktepe (Afrodisia, Turchia), altrettanto apprezzato in età romana imperiale.

 

Il metodo, messo a punto dal prof. Fabrizio Antonelli presso il laboratorio LAMA (Laboratorio di Analisi dei Materiali Antichi) dell’Università Iuav di Venezia, utilizza un classico diffrattometro a raggi X e si appoggia su solide basi di cristallografia e mineralogia, qui applicate alla risoluzione di una importante e dibattuta problematica archeologico-archeometrica sulla quale, negli ultimi dodici anni, ovvero dalla scoperta delle cave antiche di Göktepe, si sono confrontati molti specialisti internazionali della comunità scientifica del settore. I due marmi sono infatti macroscopicamente pressoché indistinguibili e presentano forti similitudini anche sul piano microscopico. Ad oggi, tali similitudini imponevano la necessità di impiegare un articolato protocollo d'indagine, costoso e time-consuming, basato sulla combinazione di almeno tre diverse tecniche di analisi, per giungere a differenziare i due marmi, dunque anche bisognoso del prelievo di quantità non trascurabili di materiale dai manufatti. Il nuovo approccio metodologico qui illustrato necessita invece di soli 5-10 milligrammi di campione.

 

Lo studio è stato condotto sul celebre gruppo scultoreo dei Galati vinti, del Museo Archeologico Nazionale di Venezia, e su altri rilievi di epoca romana provenienti da Villa Adriana di Tivoli. I risultati mostrano che la distinzione Göktepe/Carrara è sempre possibile e che il metodo può potenzialmente diventare di routine per risolvere questioni legate alla determinazione della provenienza dei marmi antichi.

 

Lo studio è ora disponibile online sul sito di Nature (Nature.com) al seguente link: https://rdcu.be/cBryb

Scientific Reports è, ad oggi, la sesta rivista scientifica più citata al mondo (oltre mezzo milione di citazioni all'anno) e si appresta a entrare tra le prime cinque al mondo a fine 2021. Si tratta di un open access journal al portfolio Nature. 

 

leggi l’articolo sulla Nuova Venezia del 22 novembre 2021 >>