Denise Scott Brown
Towards an active socioplastics lectio magistralis seminario 23 >
24 giugno 2010 Palazzo Badoer Venezia |
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Considerata insieme al socio e marito Robert
Venturi tra i più influenti architetti del ventesimo secolo, Denise Scott Brown
è autrice – insieme a Venturi e Steven Izenour –di Learning From
Las Vegas: the Forgotten Symbolism of Architectural Form, il libro frutto
di una ricerca condotta due anni prima con un gruppo di studenti della facoltà
di architettura e urbanistica della Università di Yale che nel 1972 consacra lo
strip di Las Vegas quale icona di una diversa forma di città.
Insieme al precedente libro di Robert Venturi
Complexity and Contraddiction in
Architecture (1966), Learning from
Las Vegas costituisce una critica al modernismo ortodosso e ai gusti della
élite della cultura architettonica mondiale, mentre focalizza
l’attenzione sulla città dispersa americana e sulla nuova architettura
vernacolare.
Da allora, Denise Scott Brown ha continuato una prolifica attività di scrittrice
intorno alle teorie architettoniche e urbane. Accanto a tale impegno porta
avanti con grande successo, attraverso lo studio Venturi Scott Brown and Associates, un gran numero di progetti e
realizzazioni che spaziano dai temi residenziali agli edifici pubblici fino
alla pianificazione urbana – valga su tutti in Europa la Sainsbury Wing della National Gallery a
Londra.
Sudafricana di origine, Denise Scott Brown si
è formata frequentando alcune delle scuole di architettura europee e americane
più importanti (laurea presso l’Architectural Association School of
Architecture di Londra). Tra il 1955 e il 1958 viaggia attraverso
l’Europa con il primo marito, Robert Scott Brown, e in Italia lavora per
qualche tempo presso lo studio di Giuseppe Vaccaro. Da allora ha avuto
occasione più volte di frequentare il nostro paese: in particolare va ricordata
la partecipazione alla 3. Mostra
Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia diretta da Aldo
Rossi, dove in gruppo con Venturi e Rauch partecipa al Concorso per il Ponte dell’Accademia sul Canal Grande per il
cui progetto viene conferito agli autori il Leone di Pietra.
Molteplici sono i premi, le onorificenze e le lauree Honoris Causa ottenute nel
mondo: tra queste val la pena ricordare la nomina di Commendatore al Merito
della Repubblica Italiana nel 1987.
L’invito del grande architetto americano presso la Scuola di Dottorato Iuav rappresenta dunque un’occasione unica per ascoltare la testimonianza di una delle più vivaci protagoniste del dibattito sull’architettura a cavallo tra il XX e il XXI secolo, come testimonia anche la recentissima raccolta di saggi Having Words, AA Publications 2009, che contiene tra l’altro lo scritto che dà il titolo alla conferenza del 23 giugno.
programma
mercoledì
23 giugno 2010
> 17.00 aula Tafuri
saluti
Alberto Ferlenga
direttore della Scuola di Dottorato
introduzione
Francesco
Dal Co
lectio magistralis
Towards an active socioplastics
Denise Scott Brown
giovedì
24 giugno 2010
> 9.30 aula B
incontro
con gli studenti
della
facoltà di Architettura Iuav
a cura di
Fernanda
De Maio
Sara
Marini
> 12.00 aula Tafuri
seminario
di studio
con i
dottorandi delle scuole italiane
a cura
Saverio
Panata
Carlotta
Torricelli