Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

L’albero, il sindaco e la mediateca

L’arbre, le maire et la médiatèque

Eric Rohmer

 

Sceneggiatura: Eric Rohmer

fotografia: Diane Baratier; montaggio: Mary Stephen; suono: Pascal Ribier; musica: Sébastien Erms; interpreti: Arielle Dombasle (Bérénice Beaurivage), Fabrice Luchini (Mare Rossignol), Pascal Greggory (Julien Dechaumes), Clémentine Amouroux (Blandine Lenoir); produzione: C.E.R; distribuzione: Academy; origine: Francia, 1993; durata: 100

 

La proiezione avrà luogo

martedì 20 maggio 2008

palazzo Badoer, aula Tafuri

ore 15.00

 

partecipa alla discussione

Carlo Donolo (Università La Sapienza, Roma)

 

a cura di

Pier Luigi Crosta

direttore del Dottorato di pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio

 

 

La trama

Il sindaco di Saint-Juire-en-Vendée, Julien Dechaumes, eletto tra le file del partito socialista, ha un progetto grandioso: dotare il villaggio di un centro culturale e sportivo, che comprenda, oltre ad una piscina e ad un teatro, una biblioteca, una videoteca e una sala per esposizioni, il tutto raggruppato in una "mediateca". I suoi rapporti con Parigi gli hanno permesso di trovare i soldi necessari e tutto andrebbe per il meglio, se... Se poco prima delle elezioni cantonali del marzo 1992 la maggioranza presidenziale non si fosse trasformata in minoranza; se dopo la sua sconfitta alle cantonali Julien non si fosse improvvisamente innamorato di una scrittrice, Bérénice Beaurivage, convinta sostenitrice della vita in città; se il maestro Marc Rossignol non si fosse invaghito di un salice centenario, piantato nel bel mezzo del terreno da costruire e raffigurante, insieme al lontano profilo del villaggio, un quadro "degno di Ruysdael"; se Blandine Lenoir, giornalista del mensile Dopodomani, volendo registrare una trasmissione di Francia- Cultura sulla rilevanza del caso nella storia, non avesse inavvertitamente disinserito la sua segreteria telefonica e non si fosse trovata nell'ufficio del direttore nel medesimo momento di Julien Dechaumes e non le fosse venuta così l'idea di fare un servizio sul sindaco, il suo villaggio e la sua mediateca; se la stessa Blandine non si fosse trovata fuori Parigi al momento della composizione del numero, lasciando al direttore la possibilità di sopprimere per ragioni inconfessabili la quasi totalità dell'articolo e di dare risalto solo alla posizione del maestro Marc Rossignol; se la figlia di quest'ultimo, Zoé, superdotata, non avesse per caso conosciuto la figlia del sindaco e non avesse trovato così l'occasione di esporre a Dechaumes le proprie idee sull'organizzazione dello spazio rurale; se infine un funzionario troppo zelante, per routine o per ordine, non si fosse reso conto come il terreno prescelto fosse inadatto a qualsiasi edificazione, a meno di costose lavorazioni ...

 

 

 

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