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Partecipazione e deliberazione pubblica
Luigi Pellizzoni Università di Trieste
conferenza
lunedì 16 giugno 2008 San Polo 2468 Venezia ore 15 |
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Abstract
Negli ultimi anni si parla insistentemente di partecipazione con riferimento a un rinnovamento o ampliamento dei processi democratici tradizionali, basati sulla democrazia rappresentativa in condizioni di pluralismo. Su di essa grava una crisi che ne coinvolge al tempo stesso le basi di legittimazione e la capacità di affrontare efficacemente le sfide che provengono dalla globalizzazione economica e dall’avanzamento tecnico-scientifico. Il rinnovamento o l’ampliamento sono spesso indicati consistere in una diffusione della “democrazia deliberativa”, espressione apparsa negli anni ’80 e di crescente successo. Nell’intervento cercherò innanzitutto di precisare il significato di “partecipazione” in un contesto di istituzioni e pratiche “democratiche”, dunque partecipative per definizione e mi interrogherò sulle ragioni della crisi e della risposta partecipativa. In secondo luogo preciserò il significato e le principali interpretazioni del concetto di democrazia deliberativa e del suo posto nel quadro delle istituzioni e delle pratiche democratiche, soffermandomi in particolare sulle cosiddette “arene deliberative” che oggi si diffondono in molti ambiti di politiche pubbliche, di cui descriverò brevemente alcuni tra i modelli più noti. In terzo luogo esaminerò alcuni tra i principali elementi critici, favorevoli e sfavorevoli, che alimentano il dibattito in corso sulla democrazia deliberativa.
Profilo bio-bibliografico
Luigi Pellizzoni è attualmente presso il Dipartimento di Scienze dell’Uomo e Professore Associato di Sociologia dell’ambiente e Sociologia dei fenomeni partecipativi presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste. Insegna inoltre Sociologia dell’ambiente presso l’Università IUAV di Venezia. Gli interessi di ricerca sono focalizzati sui seguenti temi: a) Rischio, ambiente, sostenibilità e tecno-scienza: problemi e politiche. b) Democrazia deliberativa, partecipazione e nuove forme di governance. c) Modernità, razionalità e riflessività. Su tali tematiche ha una lunga esperienza di ricerca a livello nazionale e internazionale.
Tra le pubblicazioni: Sociologia dell’ambiente (con G. Osti), Bologna, Il Mulino, 2 ed. 2008 (in stampa); La deliberazione pubblica, (ed.), Roma, Meltemi, 2005. Il rischio ambientale, Bologna, Il Mulino, 2001 (con B. De Marchi, D. Ungaro). ‘The antinomy of accountability’, in M. Bostrom and C. Garsten (eds.), Organizing Transnational Accountability, Cheltenham, Elgar, 2008 (in press). ‘Revolution or passing fashion: reassessing the precautionary principle’, International Journal of Risk Assessment and Management, 2008 (in press). ‘Politiche pubbliche e nuove forme di partecipazione’, Partecipazione e conflitto, 0, 2008. ‘Opinione o indagine pubblica? Concetti e esperimenti di democrazia deliberativa’, Rivista italiana di politiche pubbliche, 2, 2007. ‘Decidiamo insieme!’ Conflitti tecnologici e deliberazione pubblica’, Quaderni di Sociologia, 41, 2006. ‘Cosa significa partecipare’, Rassegna italiana di sociologia, 46 (3), 2005. ‘Responsibility and environmental governance’, Environmental Politics, 13 (3), 2004. ‘Uncertainty and participatory democracy’, Environmental Values, 12 (2), 2003. ‘Knowledge, uncertainty and the transformation of the public sphere’, European Journal of Social Theory, 6 (3), 2003. ‘The Myth of the Best Argument’, British Journal of Sociology, 52 (1), 2001.
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