eventi della didattica

Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

La terza torre

 

 

progetti per l’area

Garibaldi–Repubblica a Milano

 

a cura di

Patrizio M. Martinelli

e Andrea Rebellin

 

mostra

10 > 18 gennaio 2013

Cotonificio

sala espositiva “Gino Valle”

 

inaugurazione

10 gennaio 2013

ore 17

 

 

nell’ambito del laboratorio integrato conservazione costruzione 2

corso di laurea magistrale in architettura, indirizzo architettura conservazione costruzione

 

docenti

Armando Dal Fabbro, Mario De Miranda, Vittorio Manfron

 

collaboratori

Augusto Angelini, Maria Antonia Barucco, Franco Bozzetto, Antonio Girardi, Manuela Interlandi, Patrizio M. Martinelli, Andrea Rebellin, Alberto Zanchettin

 

 

I progetti proposti per l’esposizione sono stati sviluppati durante il laboratorio integrato conservazione costruzione 2, del corso di laurea magistrale in architettura, indirizzo architettura conservazione costruzione.

 

Il tema oggetto del laboratorio ha riguardato l’architettura di un edificio complesso sviluppato in altezza e della sua configurazione in un sistema costruttivo-esecutivo, studiato nei suoi elementi figurativo-costruttivi, nelle sue parti architettoniche e nelle sue componenti meccanico-edilizie. L’area studio ha riguardato il contesto urbano milanese dell’area Garibaldi-Repubblica, con l’intento di proporre una riflessione sula riconfigurazione dell’asse nord-ovest della città e sulle caratteristiche che quell’area sta acquisendo come nuova city della città di Milano. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con la società immobiliare Beni Stabili che si sta occupando della rigenerazione fisico-funzionale delle torri esistenti, con le quali la terza torre oggetto delle riflessioni progettuali del laboratorio si confronta.

 

L’approfondimento progettuale ha toccato alcune questioni centrali nella definizione architettonica dell’edificio o del sistema di edifici: l’attacco al suolo come importante momento di confronto fra l’edificio e il suo contesto e come messa in opera del passaggio urbano fra lo spazio interno e lo spazio esterno, lo spazio pubblico e lo spazio privato; la facciata, come luogo delle relazioni visive, che può assumere un vero e proprio spessore architettonico, oppure trasformarsi in raffinato dispositivo tecnologico; il coronamento, come chiusura-copertura dell’edificio, o “attacco al cielo”, studiato alla scala del dettaglio, tutto questo come pre-testo per riflettere sui modi dell’abitare contemporaneo e sul carattere che l’architettura esprime in relazione ai suoi usi e al suo significato.

 

Obiettivo dell’esposizione è quello di divulgare gli esiti di una ricerca interdisciplinare, già da anni consolidata in avanzate occasioni di sperimentazione didattica. La ricerca investe una complessità di aspetti specialistici che, occupandosi di progetti caratterizzati da manufatti ad alta complessità tecnico-funzionale, richiede specifiche conoscenze tecnico-scientifiche: tutto ciò presuppone di fatto il superamento dei confini disciplinari e degli arroccamenti linguistico-stilistico-compositivi, per approdare ad una nuova visione tecnico-scientifica del progetto e più in generale a ciò che si ritiene irrinunciabile della Questione Architettura.

 

L’intento di tali sperimentazioni didattiche è stato quello della costruzione e della verifica di un metodo che ponga in essere le potenzialità di una progettazione basata sulla composizione architettonica e sulla costruzione dello spazio architettonico, sulla scorta di una riflessione sulla relazione fra figura strutturale e figura architettonica, nel tentativo di arrivare ad un esito nel quale l’intento formale implica cognizione-interpretazione dei sistemi statico-costruttivi e valutazione di vincoli e requisiti.