Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Copia Controcopia

 

mostra di fine laboratorio di Arti visive 1, 2019/2020

docente Diego Tonus, con la collaborazione di Daniele Zoico

 

11 febbraio 2020

Magazzino 6, aula dalla 1.1 alla 1.9

ore 15

 

 

Copia Controcopia è il titolo del Laboratorio di Arti Visive 1 (aa. 2019/2020), pensato per interrogarsi sul significato dell’originale e della copia nell’opera d’arte e la loro relazione con l’autenticità, andando a sottolineare la pratica della riproduzione e del rifacimento come gesto attivo di lettura e interpretazione critica.

 

I partecipanti si sono confrontati con una pratica quotidiana del ‘fare’, per permettere di creare delle basi con cui sviluppare un proprio pensiero artistico, incoraggiando un approccio critico rivolto alla realizzazione di un’opera da presentare come prova finale. Ad una fase iniziale di lettura e presentazione di una serie di opere di artisti contemporanei esistenti, pensate per il corso, è succeduto un periodo di COPIA, in cui ogni partecipante ha riprodotto un’opera selezionata fra quelle presentate. In questa fase, è stato richiesto un rifacimento esatto o più vicino possibile all’originale: questo ha permesso di avvicinare il singolo alla lettura dell’opera d’arte e alla sua interpretazione, attraverso il rifacimento - visto come gesto attivo. L’utilizzo delle specifiche tecniche, materiali e modalità di realizzazione, è servito a sensibilizzare i partecipanti alle pratiche e processualità dell’arte visiva.

 

Quali sono le modalità di riproduzione a disposizione oggi? Cos’è una copia e perché realizzarla? Cosa significa originale, nel momento storico in cui stiamo vivendo?

Queste sono alcune delle domande che si sono presentate durante il corso e che hanno accompagnato il percorso del singolo verso la fase finale dal titolo CONTROCOPIA. Dopo aver riprodotto fedelmente l’opera selezionata fra quelle già esistenti, i partecipanti hanno utilizzato le conoscenze apprese durante la fase di remake, per re-interpretare l’uso delle pratiche studiate, con il fine di tradurle in un loro linguaggio e realizzare una loro opera per la mostra finale.

Ne è risultato un nuovo originale, basato sullo studio dell’opera precedente, ma che differisce per contesto, contenuto o modalità di realizzazione. Non si tratta di una rivisitazione, bensì di un’opera diversa il cui pensiero è personale al percorso del singolo partecipante.

 

La figura e il ruolo interdisciplinare dell’artista visivo, in grado di relazionarsi con figure di diversi campi del sapere e della creatività (moda, film, fotografia, informazione ecc.), sono stati aspetti esplorati nel corso trattando di temi come l’appropriazione; l’autorialità; il ruolo della proprietà intellettuale; le diverse tecniche di riproduzione; il rapporto fra ‘presentazione’ e ‘rappresentazione’ sia di oggetti sia di narrative, con particolare attenzione alla finzione e a come questa possa cambiare la realtà; infine l’editing visto come forma di potere dell’artista non volto alla manipolazione dell’informazione, bensì alla creazione di un’opera vista come strumento di conoscenza della realtà.

 

L’obiettivo del corso è stato di dare ai partecipanti le basi per usare consapevolmente i mezzi e gli strumenti per elaborare un proprio lavoro, esplorando e investigando le potenzialità dell’opera di influenzare la percezione e formare il pensiero di uno spettatore, sperimentando come dei bricoleur, ma allo stesso tempo coltivando un metodo e dando forma a delle ossessioni.

L’analisi dei mezzi, il contenuto dell’opera e la relazione con il tempo storico in cui questa viene realizzata, sono aspetti fondamentali della relazione artista-opera-spettatore che sono stati trattati nel corso, e che sono stati inoltre soggetto di letture, momenti collettivi di presentazione e visite a mostre.

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informazioni

lab.artivisive1@gmail.com