Biodiversità e consumo di suolo

responsabile: Laura Fregolent

responsabile: Laura Fregolent

durata: 12 mesi

termine previsto: 31 dicembre 2017

finanziamento: 2.500 euro

tipologia: call di dipartimento

fonte di finanziamento: call 2016 Dppac

Linea di finanziamento 1.b “Progetti di ricerca”

 

descrizione del progetto

La recente approvazione della normativa sul consumo di suolo impone una riflessione non solo sugli effetti potenziali dell’introduzione della nuova normativa sul territorio ma anche un bilancio sugli impatti che l’urbanizzazione diffusa ha già provocato sul territorio della regione del Veneto in termini di perdita di biodiversità, di cui il consumo di suolo rappresenta solo un aspetto, oggi

per diversi fattori emerso con forza nel dibattito.

La ricerca si propone di guardare alle trasformazioni territoriali avvenute nel corso dell’ultimo decennio, alle scelte di pianificazione introdotte, agli impatti prodotti dalla crisi economica a livello territoriale, cercando di misurare attraverso una matrice di transizione i cambi di uso del suolo avvenuti in alcune porzioni del territorio regionale e la conseguente perdita di biodiversità che è possibile registrare.

La ricerca parte laddove molti studi ed analisi si sono fermati: ossia la trasformazione dell’organizzazione insediativa che in molte regioni del nostro paese è avvenuta e si è progressivamente evoluta producendo nuove formazioni territoriali, nuovi “paesaggi”, dei quali si intende ora esplorare non tanto la profonda trasformazione indotta nei tradizionali processi di sviluppo della città tradizionale, quanto la “resistenza” alla crisi o il cambiamento alla caduta di alcuni dei fattori che ne hanno determinato affermazione e sviluppo.

Dalla «città diffusa» alla «città infinita» – passando attraverso la «megalopoli padana» o piuttosto i nuovi «ambienti insediativi» – la profusione di studi sul Veneto centrale, sulla regione milanese, e poi sul sistema insediativo emiliano, quindi, progressivamente in altre regioni, di volta con nomenclature differenti per restituire specificità territoriali e varianti locali del fenomeno hanno permesso di specificare meglio la natura dei processi che andavano manifestandosi nel nostro paese – ma poi riconosciuti anche in altri contesti europei. Un fenomeno, dunque, generalizzato e riconosciuto del quale nel tempo le analisi hanno cercato di studiare le diversi componenti (sociali, economiche, culturali, istituzionali) ed i relativi intrecci e reciproche influenze, origini storiche e matrici territoriali e le relative inerzie, ma soprattutto morfologie e specificità locali, arrivando ad un patrimonio di informazioni, descrizioni ed immagini territoriali che rappresentano indubbiamente uno o più cospicui depositi di conoscenze territoriali degli ultimi anni in costante approfondimento e progressivamente sistematizzate.

La riflessione che ora si impone, però, va finalizzata all’osservazione degli effetti di queste pratiche sociali, ma soprattutto delle modifiche che si vanno manifestando nella fase più recente di pratiche che si ritenevano consolidate, per misurarne gli impatti complessivi sul sistema delle risorse (in primis il suolo), ma anche sull’ambiente nelle sue diverse componenti suggerendo di intraprendere un percorso di analisi più specifica.

Lo studio che ci si propone intende porsi come strumento per alcune valutazioni e quindi riflessioni critiche che possano essere riferimento per l’elaborazione di strategie territoriali che permettano di conseguire obiettivi di sostenibilità con maggiore efficacia ed aderenza al contesto reale.

A partire dagli ultimi dati ISPRA sul consumo di suolo si avvierà una prima comparazione con la Carta della copertura di uso del suolo della Regione Veneto, per trovare la correlazione esistente tra frammentazione dell’urbano e consumo di suolo. Per piccoli campioni si procederà anche a rilievi di carattere speditivo per verificare gli esiti del confronto Con i risultati ottenuti si procederà alla costruzione di una matrice di transizione, che potranno avvalersi anche di elaborazioni cartografiche prodotte in ricerche precedenti.