Informal Rooting
an open atlas mostra mostra a cura di Alessandro Tessari con Enrico Fontanari collaboratori Gabriele Morona e Elisa Vendemini |
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aprile > 5 maggio 2017 spazio espositivo “Gino Valle” Cotonificio veneziano Dorsoduro 2196, Venezia lunedì > venerdì, ore 9 > 19 |
inaugurazione 19 aprile 2017 ore 17 |
una
mostra itinerante 13 > 29 novembre 2019 FAU Mackenzie. Campus Higienopolis, San Paolo, Brasile 22 marzo > 2 giugno
2018 Centro Carioca de Design, Centro, Rio de Janeiro, Brasile 13 > 29 marzo 2018 Escola da Cidade, Rua Ge. Jardim 65, térreo Vila Buarque, San Paulo, Brasile 9 febbraio 2018 |
Il lavoro parte dalla constatazione che è in atto a livello globale un processo di radicamento nella metropoli contemporanea delle città informali che si strutturano su sé stessi e permangono, si sedimentano nell’immaginario collettivo producendo un inedito mutamento socio-culturale. Questo cambio di paradigma genera sempre più diffusamente processi di “non sostituzione” che si esprimono anche attraverso il corpo fisico di questi insediamenti che cominciano a mutare e ad assumere logiche di stabilizzazione e ri-organizzazione.
Il lavoro si propone di affrontare in modo sistematico e rigoroso la lettura di questo fenomeno analizzando da un punto di vista morfologico il tessuto urbano di quattro favelas di Rio de Janeiro, ambito di osservazione privilegiato sull’informalità. Questi territori, dopo essere stati lungamente attraversati, osservati, rilievi, mappati e ridisegnati, sono analizzati alla scala territoriale, per sondare le incidenze del radicamento nella metropoli, e a quella spaziale, per individuare e comprendere le sintassi di evoluzione e di micro-trasformazione del loro tessuto urbano.
L’idea alla base del lavoro è quella di guardare questi territori, finora non esplorati con la necessaria precisione dalla letteratura scientifica, con “gli occhi dell’architetto” superando il muro di inconoscibilità rappresentato dall’ipercomplessità, dall’emarginazione e dalla difficoltà di accesso. Il fine è quello di costruire uno specifico e inedito “catalogo informale” che raccolga il patrimonio di azioni, forme e spazi urbani generati “dentro il radicamento”, e utilizzabile come strumento di conoscenza e interpretazione rigoroso dell’informalità.
Le tematiche affrontate in questo studio mirano a dare un significativo contributo – se non una risposta – a questioni di particolare attualità nel dibattito scientifico: quali scenari urbani prospetta il radicamento informale? Quale grammatica urbana e spaziale dispiega? Può la teoria urbana assorbire queste nuove questioni e tradurle in precisi metodi di azione progettuale?