attività culturali Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

 

 

Immagini liminari. Corpi, stanze, paesaggi

 

 

seminario internazionale di studi

 

giovedì 29 maggio 2014

Cotonificio, aula gradoni

ore 10 > 18

 

organizzato da

Dipartimento di Culture del Progetto

 

unità di ricerca

Rappresentazione_LABIM Laboratorio di Teoria delle immagini

 

Scuola di dottorato Iuav

 

 

presentazione

Carlo Magnani, direttore Dipartimento Culture del progetto

 

ore 10:00-13:00

chair Renato Bocchi

Enrico Pitozzi, Anatomie dello spazio: corpi, diaframmi, atmosfere;

Virgilio Sieni, Accademia sull'arte del gesto: corpo, città, comunità;

Franco Farinelli, Tabula rasa

Christine Buci-Glucksmann, Corpi virtuali in arte e architettura;

Agostino De Rosa, Cecità del vedere

 

ore 13:00-15:00 pausa pranzo

 

ore 15:00-18:00

chair Marco Bertozzi

Philippe-Alain Michaud, Verticalità;

Malvina Borgherini, Antropometrie affettive;

Emanuele Garbin, La “cattiva infinità” dell’architettura e del disegno;

Angela Mengoni, War Cut, paesaggi figurali e stato d’eccezione;

Sara Marini, Presenze;

 

 

 

Il tema che proponiamo per questo incontro (a cura di Malvina Borgherini, Emanuele Garbin, Enrico Pitozzi) è quello della memoria artificiale delle arti del corpo e dello spazio condiviso. 

Sulla possibilità di conservare una traccia significativa dell'essenza di eventi e di luoghi speciali si è già detto molto, qui si vorrebbe riflettere sulle ragioni dell'attualità, o piuttosto dell'urgenza di questa questione, nell'epoca dell'immagine digitale del mondo.

Da qualche tempo un gruppo di ricercatori dell'Università Iuav di Venezia e di altre università italiane si riconoscono negli stessi temi e condividono gli stessi oggetti di ricerca: immagini e disegni d'architettura, prodotti delle arti visive e performative, narrazioni e argomentazioni filosofiche che parlano di corpi e di sguardi (cfr. Modelli dell'essere. Impronte di corpi, luoghi, architetture, Marsilio 2011). Il corpo, la scena, la città, il paesaggio un tempo erano tenuti assieme e contenuti in uno stesso schema proiettivo, ora invece sono accomunati da un'eccedenza irriducibile ad ogni rappresentazione regolata. L'eccedenza di queste cose è una costante provocazione a chi si pone il problema di rappresentarle, e la consapevolezza della loro irriducibilità è un modo di resistere all'invadenza di un paradigma riduttivo che nella rappresentazione tutto trasforma in dato, in elemento, in componente e in composto.

 

Lo sguardo dilatato ed eccentrico che si pone di fronte – o dentro – questi oggetti reclama una differente prospettiva. Quale geometria proiettiva, quali metodi e quali tecniche di rappresentazione sono in grado di rendere adeguatamente quel che appare appena, in condizioni liminari di visibilità e di comprensibilità? Come rendere e preservare l'immagine di corpi e cose indeterminate e ambigue, senza ridurne l'essenziale indeterminatezza e ambiguità? Come dare una forma e la giusta importanza alla posizione e alle condizioni dell'osservatore?

Per gli artisti e gli architetti che si devono confrontare con l'invadenza di tecniche di produzione e riproduzione dell'immagine riduttive ed omologanti è di fondamentale importanza l'individuazione di un approccio differente ma in un certo modo condivisibile alla questione della rappresentazione del corpo e della scena umana, incrociando i contributi di arti e discipline diverse.

 

È prevista la pubblicazione di un volume, sui temi trattati nell'incontro, per i tipi di Quodlibet.

 

 

Enrico Pitozzi, insegna Forme della scena multimediale presso il Dipartimento delle Arti visive, performative e mediali dell’Università di Bologna. È stato visiting professor presso la Faculté des Arts de l'Université du Québec à Montréal (UQAM Canada). È membro del progetto di ricerca Performativité et effets de présence all'UQAM e del MeLa research lab all’Università Iuav di Venezia. Tra i suoi scritti recenti Topologies des corps, in J.P. Massuet, M. Grosoli (dir.), La capture de mouvement, ou le modelage de l’invisible, Presses de l'Université de Rennes 2014. Sta lavorando alla monografia Sismografie della presenza. Corpo, scena, dispositivi tecnologici, La Casa Usher (autunno 2014).

 

Virgilio Sieni, è l’attuale direttore della Biennale Danza di Venezia (2013-2015). Formatosi in danza classica e contemporanea ad Amsterdam, New York e Tokyo, il suo percorso comprende anche studi di arti visive, architettura e arti marziali. Dal 2003 dirige a Firenze Cango Cantieri Goldonetta e dal 2007 l’Accademia sull’arte del gesto, finalizzata alla trasmissione delle pratiche artistiche e alla definizione di un nuovo rapporto tra formazione e produzione, rivolto sia a professionisti che a gruppi di neofiti della danza, dall’infanzia alla terza età ai non vedenti. Tra i suoi lavori recenti Solo Goldberg Improvisation (2001), Tristi tropici (2008) Esercizi di primavera (2013).

 

Christine Buci-Glucksmann è una tra le filosofe francesi più apprezzate a livello internazionale. Professoressa emerita all’Università Parigi VIII, specializzata in Estetica del barocco (La Raison Baroque: De Baudelaire à Benjamin, Galilée 1984), ha dedicato diversi scritti alla cultura contemporanea giapponese tra cui Esthétique du temps au Japon, Galilée 2001. Si è occupata inoltre di cultura digitale applicata alle arti contemporanee con La folie du voir: Une esthétique du virtuel (Galilée 2002) e l’importante Esthetique de l'éphemère (Galilée 2003). Ha recentemente pubblicato Philosophie de l’ornement (Galilée 2008) e Les voix de l'orient (Galilée 2014).

 

Franco Farinelli, geografo, ha insegnato a Ginevra, Los Angeles (UCLA), Berkeley, Parigi (Sorbonne ed École normale supérieure). Attualmente è professore ordinario di Geografia presso l'Università di Bologna, dove è anche direttore del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione. Tra i suoi libri: I segni del mondo. Discorso geografico ed immagine cartografica in età moderna, La Nuova Italia 1992; Geografia. Un'introduzione ai modelli del mondo, Einaudi 2003; La crisi della ragione cartografica. Introduzione alla geografia della globalità, Einaudi 2009.

 

Agostino De Rosa, architetto e professore ordinario di disegno all’Università Iuav di Venezia, ha insegnato presso università e istituzioni culturali in Italia e all’estero. È autore di studi incentrati sui temi della rappresentazione e della storia delle immagini. Ha curato l’edizione critica dell’opera del padre minimo Jean-François Nicéron – La perspective curieuse, Paris 1638 e Thaumaturgus opticus. Paris 1646 – il rilievo e l’interpretazione proiettiva degli apparati anamorfici da lui ideati per il convento di Trinità dei Monti a Roma. Coordina il gruppo di ricerca Imago rerum con il quale ha curato mostre presso istituzioni italiane e straniere.

 

Philippe-Alain Michaud, filosofo e storico dell'arte, si interessa in particolar modo agli intrecci tra cinema e storia dell'arte. È curatore e direttore del Dipartimento di cinema sperimentale del Centre Pompidou di Parigi. Tra le mostre da lui curate: Comme le rêve, le dessin (Musée du Louvre/Centre Pompidou, 2004); Le mouvement des images (Centre Pompidou, 2006); Bild für Bild (Museum Ostwall, Dortmund, 2010) e, recentemente, Tapis volants / Tappeti volanti (Villa Medici, Roma, 2012).
Tra le sue pubblicazioni: Aby Warburg et l'image en mouvement (Paris, 1998 / New York, 2002); Le peuple des images (Paris, 2002); Sketches. Histoire de l'art, cinéma (Paris, 2006).

 

Malvina Borgherini, architetto e professore associato in disegno all’Università Iuav di Venezia, è responsabile scientifico del MeLa media lab e del master in Interactive media for interior design. Si occupa di teoria e storia della rappresentazione architettonica. Tra le sue pubblicazioni: Disegno e progetto nel cantiere medievale, Marsilio 2001; Dal disegno alla scienza della rappresentazione, Cafoscarina 2005; Architettura delle facciate. Le chiese di Palladio a Venezia (con A. Guerra e P. Modesti), Marsilio 2010 e Modelli dell’essere. Impronte di corpi, luoghi e architetture (con E. Garbin), Marsilio 2011.

 

Emanuele Garbin, architetto, PhD in teoria e storia della rappresentazione, è ricercatore all’Università Iuav di Venezia. Il campo delle sue ricerche è quello della teoria e storia della rappresentazione architettonica. Tra le ultime pubblicazioni: La geometria della distrazione. Il disegno del teatro e delle scene dell’opera italiana, Marsilio 2009; Il bordo del mondo. La forma dello sguardo nella pittura di Gerhard Richter, Marsilio 2011; Modelli dell’essere. Impronte di corpi, luoghi, architetture (con M. Borgherini), Marsilio 2011; In bianco e nero. Sulla materia oscura del disegno e dell'architettura, Quodlibet 2014.

 

Angela Mengoni, ricercatore all’Università Iuav di Venezia e PhD in semiotica all’Università di Siena è stata post-doctoral fellow al Centre for Philosophy of Culture dell’Università di Lovanio e ricercatore nel programma Eikones – Bildkritik. Macht und Beudeutung der Bilder, presso l’università di Basilea dedicato alla teoria e critica dell’immagine. Dal 2010 partecipa al progetto di ricerca Arte contemporanea e tempi della storia (EHESS, Paris-Ecole nationale de Beaux-Arts, Lyon). I suoi interessi di ricerca riguardano le rappresentazioni del corpo nell’arte della tarda modernità, il rapporto tra immagine e memoria e, più in generale, la teoria dell’arte e dell’immagine. Ha recentemente pubblicato Ferite. Il corpo e la carne nell’arte della tarda modernità, Salvietti & Barabuffi 2012.

 

Sara Marini, architetto, dottore di ricerca, è professore associato in composizione architettonica e urbana presso l’Università Iuav di Venezia. Dirige, con Alberto Bertagna, la collana In teoria ed è membro del comitato scientifico della collana Città e paesaggio per l’editore Quodlibet (Macerata). Ha curato la sezione Architettura della mostra Re-cycle. Strategie per l'architettura, la città e l'ambiente tenutasi al museo MAXXI di Roma (2011-12). Tra le sue pubblicazioni: Architettura parassita. Strategie di riciclaggio della città, Quodlibet 2008; Nuove terre. Architetture e paesaggi dello scarto, Quodlibet 2010; The Landscape of Waste (con A. Bertagna), Skira 2011; In teoria. Assenze, collezioni, angeli (con A. Bertagna), Quodlibet 2012.