Watersheds
Alla
Biennale di Shenzhen due progetti Iuav sul fiume Piave
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The narrative of the recycle process in a waterborne
urban space: Guangzhou, Hong Kong, Torino, Venezia (to be continued…) mostra nell'ambito del progetto di ricerca PRIN “Re-Cycle
Italy. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture di città e
paesaggio” a cura di South China University of Technology Politecnico di Torino Chinese University of Hong Kong Università Iuav di Venezia patrocinata da Istituto Italiano di Cultura e dell'Ambasciata Italiana a
Beijing, Città di Torino, E Liwan District (Guangzhou) |
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inaugurazione 7
dicembre 2013 Shenzhen
– Nanshan, OCT LOFT North Area, B3 / 502 East Side ore 16 |
9 dicembre > 24 gennaio 2014 Bi-City Biennale of Urbanism\Architecture Shenzhen, Cina lunedì > venerdì ore 9 > 18 |
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Due progetti
storico-turistici sul fiume Piave, selezionati dall’Università Iuav di
Venezia come esempi di riqualificazione territoriale, saranno in mostra alla
2013 Bi-City Biennale of Urbanism/Architecture (UABB), che aprirà il prossimo
dicembre a Shenzhen, all’interno del progetto
Watersheds che unisce un gruppo di osservatori delle trasformazioni urbane
attivi nelle città di Guangzhou, Hong Kong, Torino e Venezia.
Raccontare quattro processi di rigenerazione urbana
tra Cina e Italia: questa è l’idea dell’evento collaterale di
UABB, la maggiore biennale asiatica nel campo dell'architettura e
dell'urbanistica.
Lizhiwan a
Guangzhou, il canale Kai Tak a Hong Kong, il torrente Sangone a Torino e il
fiume Piave fra le province di Treviso e Venezia hanno riscoperto in anni
recenti il rapporto fondativo dei luoghi con i corsi d'acqua a carattere
urbano.
Questo ha
significato ri-costruire gli immaginari di porzioni dimenticate di città e
territori in cerca di una identità diversa dal passato e capace di farsi base
di una memoria futura.
Le trasformazioni
dello spazio fisico sono fatte in questi casi di azioni puntuali concentrate
attorno all'acqua. Queste azioni non hanno una direzione omogenea, tuttavia il
loro accumularsi supera potenzialmente gli effetti localistici.
Il fluire
dell'acqua è condiviso come riscoperta della continuità nel rapporto fra
insediamenti, persone e ambiente nei quattro casi selezionati.
Il percorso
espositivo si snoda in tre sezioni parallele per ciascun luogo: una lettura
degli spazi in trasformazione con il lavoro fotografico di Luca Casonato; una
panoramica di come i progetti per quei luoghi hanno visualizzato e talvolta
idealizzato le possibilità di cambiamento; la rappresentazione dei protagonisti
e dei luoghi delle decisioni nel processo di trasformazione che evidenzia il
rapporto fra progetto architettonico e spazio reale.
La visita attiva
e il continuo rimando fra le tre sezioni evidenzia la sovrapposizione
imperfetta fra luoghi abitati, progetti formali e processi decisionali.
I piani di
lettura sono molteplici: i professionisti del progetto vedono rappresentato un
quadro processuale di cui sono spesso strumenti inconsapevoli; il pubblico
generico trova un approfondimento di cosa c'è dietro o attorno ai cambiamenti
che degli spazi di vita quotidiani; gli amministratori visualizzeranno invece
attriti ed elasticità dati dalla suddivisione di competenze e dalla
sovrapposizione di interessi più o meno riconosciuti.
La narrazione sarà introdotta nella cerimonia di apertura il giorno 7 Dicembre (ore 16.00) da un live performance dell'artista Alessandro Carboni, i cui materiali resteranno come installazione permanente per la durata della mostra.
La mostra Watersheds alla BI-CITY BIENNALE OF
URBANISM\ARCHITECTURE di Shenzhen è proposta nell'ambito del progetto di ricerca PRIN “Re-Cycle Italy. Nuovi
cicli di vita per architetture e infrastrutture di città e paesaggio”.
Watersheds è a cura di South China University of Technology, Politecnico di
Torino, Chinese University of Hong Kong, Università Iuav di Venezia ed è
patrocinata dall'Istituto Italiano di Cultura e dell'Ambasciata Italiana a
Beijing, Città di Torino, E Liwan District (Guangzhou).
Rassegna stampa