Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

From the Jinpingmei to Architecture: a study on the transformation of traditionalcChinese literature into three-dimensional space design

di Xiang Ziqi

con la supervisione di Fernanda De Maio

 

La tesi di laurea From From the Jinpingmei to Architecture: a study on the transformation of traditionalcChinese literature into three-dimensional space design è un progetto di traduzione di un’opera letteraria in spazio abitabile che pone al centro della riflessione il carisma della narrazione proprio dell’architettura.

Il testo scelto è un discusso classico della letteratura cinese Jin Ping Mei del secolo XVI, che documenta usi e costumi della società nel secolo XII, capace, secondo il candidato, di fornire ancor oggi indizi utili alla comprensione dei comportamenti individuali e delle relative ripercussioni in ambito comunitario.

La ricerca di tesi, con l’ausilio di riferimenti d’autore, mette a punto un metodo di traduzione, esportabile in altri casi studio, che a partire dall’analisi del testo e della sua struttura, dall’esame dei personaggi principali e dall’articolazione della trama secondo le diverse versioni pervenute, procede ad una destrutturazione del libro e ad una sua ricostruzione sottoforma di architettura.

Lo spazio affiora per frammenti, a partire da una combinazione di descrizioni dirette - scritte dall’autore del libro -, descrizioni indirette - mutuate dalle azioni compiute dai personaggi -, emozioni provate dai personaggi. Questa triade di sollecitazioni modella interni, proporziona aperture, tratteggia porticati, seleziona elementi di arredo dando vita ad un arcipelago di spazi che reinterpretano specifici episodi narrati nel libro.

Il progetto dispiega la sua dimensione narrante attraverso la composizione dei frammenti, espressione del punto di vista del candidato, che in tal modo esercita consapevolmente il ruolo di co-autore del nuovo testo.

L’esito del processo di traduzione riguarda il progetto della casa del protagonista, inserita in un ambiente urbano a sua volta immerso in un ambito paesaggistico ricostruito in base a informazioni dedotte dal libro combinate a dati storiografici. Nella successione di spazi pieni e vuoti, negli spartiti delle facciate, nella sequenza altimetrica degli ambienti, nel gioco delle coperture, nelle proporzioni tra spazi pubblici e privati emerge la capacità del candidato di controllare spazialità compatibili con lo stile di vita dell’alto medio-evo cinese senza cedere a tentazioni mimetiche. Lo spazio emergente è al tempo stesso oggetto di una narrazione e soggetto di nuove infinite narrazioni suggerite a possibili fruitori dalle promenade interne al progetto - messe in evidenza mediante intriganti elaborazioni grafiche - che ponendo in comunicazione i diversi ambienti della casa, mettono in scena paesaggi di storie e memorie.

Attraverso la reinvenzione di uno spazio mai esistito, il progetto narrato e narrante lavora sull’immaginario. Tesse fili di senso tra abitudini sociali persistenti e forme architettoniche perdute o possibili provando a restaurare il sentimento di appartenenza ad una tradizione culturale. Da questo punto di vista la ricerca di tesi risuona come un Rappel à l’Ordre rispetto a questioni fondative della disciplina architettonica che riguardano la possibilità di operare una sapiente continua costruzione e ricostruzione di legami identitari tra fruitori e contesti lavorando sulla dimensione narrativa del progetto.

 

Paola Galante