Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Eye/I/Eye

autrice: Ginevra Ghiaroni

relatrice: Annalisa Sacchi

 

‘eye / I / eye’ è il titolo di un progetto performativo ispirato e dedicato a ‘Palomar’ di Italo Calvino.

Si tratta di una pièce concepita in 5 atti, nata con la necessità e l’urgenza di creare un elogio all’osservazione e quindi allo spettatore, in quanto specie in estinzione da salvaguardare. L’idea per questo progetto è arrivata come un appuntamento contingente a tutte le volte che entrati in un teatro e ne siamo usciti con un senso di disorientamento misto ad abbandono nei confronti di chi guarda, di chi deve ricoprire per etimologia un ruolo testimoniale. Il progetto di questo lavoro parte innanzitutto dalla condizione dell’essere spettatori, ancor prima di essere ‘creatori d’immagini’; è un’opera performativa pronta per essere realizzata all’interno del teatro, ma che si allontana dal termine spettacolo: trovandoci in linea con la definizione di Attilio Scarpellini riguardo al destino del teatro in quanto intervallo, ovvero come sospensione dello spettacolo.

Palomar è un personaggio fatto di solo pensiero, ed è anche un testo che si può considerare una bibbia sull’epifania. Deve il suo nome al celebre osservatorio astronomico statunitense e proprio come figurazione di questo dispositivo ottico eccezionale, fa navigare il lettore attraverso e dentro le dimensioni esistenziali, perché Palomar è anche un ‘palombaro’ che s’immerge nella superficie.

In una versione antecedente a quella pubblicata, Calvino gli aveva affiancato un personaggio cinico, disilluso, il suo esatto opposto ontologico chiamato ‘Mohole’, omonimo ad un progetto di trivellazione che se realizzato porterebbe a profondità mai viste. Calvino decise di condensarli nella figura di Palomar. Quello che noi in quanto collettivo proponiamo è il ripristino di questa opposizione duale, progettando una messa in scena che procede genealogicamente dalla fine, letterale, dall’ultimo racconto titolato “Come imparare a essere morto” all’inizio del testo “Lettura di un’onda”, coincidente con quella fase prenatale di fluttuazione, dove tutto è possibile perché è immaginato, e quindi è il nulla. Io ho deciso di portare la rappresentazione progettuale su un piano grafico, affrontandola come un atlante di bordo visivo che possa accompagnare il lettore verso l’idea della nostra messa in scena e nella sua ricezione immaginativa. Ho realizzato delle tavole disegnate a partire dall’ultimo capitolo al primo seguendo ‘la sfoglia del testo’, cercando di restituire un’ecfrasi al rovescio dell’opera di Calvino. Dunque il movimento ricettivo è dilatato ma allo stesso tempo incanalato nella dimensione sintetica della pagina. Per farlo ho utilizzato due metodi: il primo derivante dagli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola, e il secondo dalle teorie sul pathos di Sergej Ejzenstejn; degli Esercizi in particolare, ho adottato l’applicazione delle tre potenze, ossia: Memoria, Intelligenza e Volontà, al fine di conferire una prospettiva emotiva autentica alle immagini create e sorte da questo processo d’incarnazione, utilizzato soprattutto nella pratica della meditazione. Allo stesso modo Ejzenstejn incontra Loyola attraverso le psicotecniche di Stanislavskij, mettendo a punto le sue teorie sul montaggio a partire proprio dalla giustapposizione di frammenti significativi. Dalle sue teorie ho tratto ‘il pathos della centrifuga’, e quindi l’idea di un movimento interno all’immagine che è in grado di realizzare un principio di concatenazione visiva data per causa ed effetto, facendo saltare in un volo estatico le dimensioni interne all’immagine in una qualità contraria nell’immagine successiva. Qualità contraria che nelle tavole di questo progetto è espressa attraverso la matrice negativa, Mohole, e il bipartitismo del bianco e nero. Inoltre, il salto da una dimensione all’altra, è utile all’evoluzione quantistica di questo progetto, sicché si parte dalla realtà bidimensionale per arrivare a quella pentadimensionale.


 

C:\Users\acarra\Dropbox (IUAV Venezia)\ADSS_Servizio_Gestione_Carriere\PREMI\MIGLIOR TESI 2022\TEATRO\Marzo 2022\TESI N° 1 - GHIARONI\Foto Ghiaroni.jpg