Servizi ecosistemici per la pianificazione dell’adattamento climatico: un caso studio sui servizi di regolazione della temperatura e delle inondazioni a Shanghai

autrice: Clarissa Attombri

relatore: Denis Maragno

I cambiamenti climatici sono accelerati dalle attività antropiche e, di conseguenza, gli ecosistemi subiscono effetti negativi che si ripercuotono sulla popolazione, minacciando la stabilità dei sistemi socio-economici. L’obiettivo generale della pianificazione è guidare lo sviluppo dei territori regolandone le attività in termini di sostenibilità sociale, economica e ambientale. La conoscenza di come gli ecosistemi sani possano contribuire a tale obiettivo è affrontata da numerosi studi sul concetto dei servizi ecosistemici (SE) e la consapevolezza dei co-benefici che essi possono fornire per far fronte ai rischi legati al cambiamento climatico è aumentato negli ultimi decenni, in particolare in relazione ai servizi di approvvigionamento e regolazione.

L’approccio della Ecosystem-based Adaptation può aiutare a considerare il valore dei SE in un processo di pianificazione urbana ma, ad oggi, la letteratura non presenta metodi coerenti per fondere la conoscenza dei SE in processi informati sul rischio. Inoltre, non esiste un numero considerevole di studi che tengano conto della domanda dei SE, al di là della sola offerta, per rappresentare interessi sociali ed economici. In risposta a ciò, questa ricerca sviluppa un quadro concettuale che considera gli impatti climatici, l’offerta di SE in termini di capacità di adattamento, la domanda di SE in termini di rischio, l’esposizione e le vulnerabilità per caratterizzare la domanda in base a specifici asset socio-economici di un dato territorio. L’applicazione del quadro si avvale della GIScience, producendo un mapping assessment che segue un processo consequenziale.

Per verificare il quadro concettuale si utilizza il caso di studio dell’area metropolitana di Shanghai. Il Master Plan di Shanghai per il 2035 viene studiato per creare una conoscenza di base sull’attuale agenda locale, il Piano speciale ecologico per indagare sulle più recenti strategie di conservazione e valorizzazione dello spazio ecologico ed il 14° Piano d’azione per verificare le misure fino al 2025. Nonostante sia menzionato nel Master Plan, il tema dell’adattamento climatico non è affrontato nelle azioni in corso. Sulla base di questa analisi preliminare, sono scelti il pericolo delle isole di calore e degli allagamenti per sperimentare il quadro di riferimento.

In relazione alle isole di calore, l’offerta di regolazione della temperatura è ottenuta attraverso l’analisi di immagini satellitari di un recente evento di ondata di calore, per localizzare le isole e combinarle con le informazioni sulle infrastrutture blu-verdi (BGI), col presupposto che esse siano gli assetti territoriali che offrono i SE. Per la domanda, la conoscenza risultante dalla fase precedente è unita all’esposizione della popolazione vulnerabile a tali impatti.

In relazione agli eventi di allagamento estremi si costruisce un modello per simulare il comportamento del runoff, che dia una visione di quale sarebbe l’impatto in tali situazioni. L’offerta è data da delle computazioni che informano il modello attraverso delle associazioni di coefficienti di afflusso alla classificazione del suolo. La domanda è poi ottenuta unendo tali conoscenze all’esposizione delle attività economiche e dei servizi.

Le due analisi vengono unite producendo tre risultati spaziali: aree di concentrazione dell’offerta, per orientare la conservazione ed il mantenimento dello spazio ecologico esistente; aree di concentrazione della domanda, che possono motivare la pianificazione del ripristino o della creazione di nuovo spazio ecologico; ed infine un’analisi-focus che va ad evidenziare se vi è presenza o assenza di BGI laddove vi è comunque domanda, e che quindi può motivare ulteriormente il potenziamento dello spazio ecologico in base ad aree prioritarie. Le conoscenze contenute in queste mappe sono proposte come una base preziosa per il rinnovo del Piano d’Azione di Shanghai, nell’ottica di potenziare le BGI in servizio alla domanda di adattamento.