Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

ricerca | panel 2

 

innovazione, qualità, esiti della ricerca

e trasferimento della conoscenza

aula M1, ore 12 > 13.30

 

questioni

 

1. Come favorire sperimentazioni attorno alla dimensione delle “culture del progetto”?

2. In che modo le aggregazioni della ricerca (cluster, unità) possono favorire interazioni e forme di innovazione?

3. Quale il ruolo possibile dei laboratori della ricerca e dell'infrastruttura di ricerca?

4. Come incrementare gli esiti e il valore della produzione scientifica a seconda di ambiti e settori disciplinari (anche ai fini VQR)?

5. Quali azioni di supporto possono essere attivate dal Dipartimento e dall’Ateneo?

6. In che modo favorire il trasferimento della conoscenza in ambiti di sperimentazione ed innovazione?

7. In che modo la ricerca sperimentale può favorire l’arricchimento di percorsi didattici anche su temi di frontiera ed innovazione?

8. In che modo attuare il trasferimento della conoscenza – differenziato per ambiti e settori – rispetto agli stakeholder e alla società?

 

restituzione panel

facilitatori: Alessandro Pirani, Michela Serpietri

co-facilitatrici: Giuseppina Renna, Barbara Bottaro

reporting: Mariangela Giardina, Valentina Battiston

partecipanti: al panel erano presenti un numero minore di partecipanti rispetto a quelli iscritti con qualche nuova aggiunta. Non tutti hanno compilato i fogli firma rendendo impossibile dare un’informazione precisa sul numero e i nominativi dei partecipanti effettivi

 

Nel corso della discussione avvenuta in due diversi gruppi, rispetto alle tre domande rese aperte e comprensibili per l’innesco del dibattito, sono emerse le questioni di seguito riportate:

 

 

1. Come incrementare gli esiti e il valore della produzione scientifica a seconda di ambiti e settori disciplinari (anche ai fini Valutazione della Qualità della Ricerca)?

 

per il gruppo 1

 

– una delle modalità per incrementare gli esiti e il valore della produzione scientifica dell’ateneo, anche legati all’editoria, può avvenire attraverso l’esposizione di mostre coinvolgendo anche soggetti esterni, con una conseguente elevata veicolazione delle attività in termini aggiornati e innovativi;

 

– la necessità di avere a disposizione spazi per ospitare mostre di una certa rilevanza e che possano essere aperte alla cittadinanza, valutando eventualmente anche l’utilizzo di spazi esterni all’università stessa attivando forme di partnership con altre istituzioni. È importante che ci sia una centralità dell’azione politica di ateneo per coordinare questa tipologia di azioni, anche considerando la capacità attrattiva della Città di Venezia;

 

– ai fini della Valutazione della Qualità della Ricerca c’è la tendenza a omogeneizzare i prodotti ai fini della capitalizzazione dei risultati con il rischio di far emergere un lato negativo ossia la “mercificazione” delle azioni della ricerca stessa. Il paradosso è che la VQR richieda standard che non permettono di valorizzare la ricerca di qualità favorendo così la ricerca di quantità;

 

– la domanda può far emergere risposte molto diverse a seconda dell’SSD di riferimento, in termini anche di valutazione e procedure valutative della VQR. Forse si potrebbe convertire il tema su quanti prodotti della ricerca escono con un giudizio altamente positivo/di eccellenza dagli esiti della ricerca competitiva e chiedersi se è conveniente dare meno spazio alla ricerca competitiva che può produrre valore aggiunto e concentrarsi nell’ambito delle pubblicazioni.

Emerge una disomogeneità nei riconoscimenti dei diversi percorsi di ricerca con la conseguente tendenza alla separazione tra tipologie e temi della stessa;

 

– è possibile che si presenti un problema circa la partecipazione a un numero troppo elevato di progetti europei con una produzione mediocre e ripetitiva con ripercussione sui finanziamenti ricevuti e la mancanza di occasioni di sperimentazione e di innovazione;

 

– necessità di una riflessione sulle scelte da compiere per favorire i docenti e i ricercatori che per ora non sono stati capaci di accedere ai finanziamenti competitivi.

In alcune università straniere per le tesi di laurea che hanno un interesse per la collettività l’ateneo organizza incontri con i decision maker e gli stakeholder al fine di renderle visibili. Anche Iuav dovrebbe essere capace di valorizzare i suoi prodotti dall’inizio della filiera della ricerca;

 

– necessità di avviare una riflessione sulla differenza della qualità tra la ricerca individuale e quella di ateneo;

 

– il significato di “valore” merita un tipo di riflessione rapportato alla questione generazionale dell’ateneo. Un professore ordinario si può infatti permettere di fare ricerche provocatorie e culturalmente avanzate, mentre un ricercatore tende a uniformarsi a criteri e vincoli posti dal meccanismo della valutazione;

 

per il gruppo 2

 

La domanda viene contestata dal momento che la questione appare posta in maniera troppo generica. In particolare sarebbe opportuno capire cosa viene inteso per esito: si tratta di un risultato? Bisogna infatti tener presente che la quantità non sempre corrisponde alla qualità. La qualità è inoltre da intendersi in senso generale o rispetto agli indici della VQR?

Anche la Valutazione della Qualità della Ricerca dipende da alcuni fattori: ambito della ricerca, indicatori precisi, divulgazione della produzione scientifica.

 

Nel corso della discussione emergono le seguenti considerazioni e osservazioni:

 

– necessità di tenere in considerazione la diversità delle tematiche disciplinari;

 

– necessità di avere maggiori risorse economiche, al fine di aumentare la percentuale di successo della produzione scientifica, da destinare: all’organizzazione di convegni, al servizio di editing interno e di traduzione in lingua inglese, al finanziamento delle borse di dottorato, alla partecipazione a convegni di alto livello;

 

– necessità di coinvolgere persone che abbiano specifiche capacità per scrivere articoli su riviste di alto livello.

È infatti necessario inserirsi nel contesto di riviste a livello mondiale, al fine di poter garantire un certo tipo di visibilità della ricerca attuando riflessioni su scala internazionale. Nel valutare l’ipotesi di svolgere un’attività editoriale di ateneo è importante evitare il rischio di risultare autoreferenziali.

Un altro problema presente all’interno dell’Università Iuav è la compresenza di ambiti molto ampi. Si potrebbe prendere in considerazione l’idea di pubblicare dei numeri speciali per tematiche tenendo presente che la valutazione della ricerca tiene conto anche di una serie di attività che i docenti possono avere svolto individualmente

 

 

2. Quali azioni di supporto possono essere attivate dal Dipartimento e dall’Ateneo?

 

per il gruppo 1

 

necessità di distinguere metriche bibliometriche e non bibliometriche e di capire come bilanciare le due diverse esigenze che seguono profili e procedure diverse. Anche in questo senso occorre una scelta politica e strategica che valuti se aumentare la ricerca media o le singole azioni e avviare una pianificazione pluriennale per capitalizzare le opportunità extra bandi.

I sistemi Horizon e Interreg garantiscono l’inserimento dei giovani ricercatori e il reperimento delle risorse necessarie. Rispetto al PNRR c’è invece una bassa aspettativa perché manca personale formato per accedervi.

A fronte di risorse decrescenti, al netto dei bandi competitivi, è necessario avere un’università di eccellenza e puntare sulla qualità media della ricerca, concentrarsi sui programmi di visiting che si dedichino alla ricerca dando un contributo effettivo alla stessa;

 

– risulta importante garantire un’accessibilità maggiore agli anni sabbatici;

 

per il gruppo 2

 

potenziare il servizio della ricerca con personale altamente preparato e qualificato con competenze specialistiche. È necessario inoltre aumentare la fase informativa del dettaglio di finanziamento al quale si intende partecipare al fine di avere maggiori possibilità di ottenerlo;

 

– cambiare la gestione dei preventivi trovando una soluzione per poter pagare le case editrici prima e non dover attendere i risultati della ricerca che arrivano più tardi;

 

– realizzare una mappatura della ricerca, anche con un archivio dei progetti vinti e dei rispettivi programmi;

 

– potenziare le risorse bibliografiche che non sono presenti per alcuni settori;

 

 

3. In che modo favorire il trasferimento della conoscenza in ambiti di sperimentazione ed innovazione? Quale il ruolo delle aggregazioni della ricerca (cluster, unità e l’infrastruttura della ricerca) e come queste possono favorire interazioni e forme di innovazione?

 

per il gruppo 1

 

– dare un maggior rilievo ai programmi di ricerca mediante:

un aggiornamento web delle pagine della ricerca e dei profili degli stessi docenti

un censimento e programma di monitoraggio costante della ricerca con agende per le pubblicazioni

una riorganizzazione della didattica per consentire che tutti possano alternare un semestre dedicato alla didattica e uno alla ricerca

una newsletter sulle attività svolte;

 

– avere un servizio gratuito e istantaneo di english proofreading, finanziato con fondi dell’ateneo;

 

– ottenere una modifica statutaria e regolamentare delle attività delle unità di ricerca al fine di superare l’attuale rigidità procedurale;

 

– necessità che i ricercatori vengano supportati maggiormente dagli uffici amministrativi dell’ateneo anche al fine di garantire che possano dedicarsi esclusivamente all’attività di ricerca;

 

per il gruppo 2

 

– si deve tener presente che nell’ambito della terza missione, il trasferimento della ricerca ha di norma ricadute immediate e concrete sul territorio e non riguarda ambiti di sperimentazione e innovazione;

 

– sarebbe opportuno che ci fossero delle occasioni periodiche dedicate alla presentazione dei progetti di ricerca svolti. Prevedere call interne per convogliare in base alle loro specificità e competenze i docenti che sono interessati a partecipare a determinati bandi. Si potrebbe valutare di dare in outsourcing il lavoro di rendicontazione in modo che il servizio ricerca possa dedicarsi maggiormente a rafforzare le proposte progettuali, tenuto conto che tutti i sistemi di valutazione della ricerca e della terza missione sono abbastanza meccanici e immediati;

 

– necessità di valutare le ricadute del progetto di ricerca prima del suo avvio attraverso la creazione di un apposito sistema di monitoraggio.