Premio miglior tesi di laurea 2019
Ippolita Signorelli
Influenze shakespeariane nelle opere di Samuel
Beckett
area tematica: teatro
relatrice: Monique Francoise Marie Arnaud
Questo lavoro si pone l’obiettivo di ricercare delle contaminazioni shakespeariane all’interno delle opere di Samuel Beckett.
Si tratta di due autori estremamente distanti nel tempo e dallo stile differente.
Il lavoro di Beckett si basa sulla sottrazione e la decostruzione della drammaturgia, della narrazione, dei personaggi e delle ambientazioni, sviluppando il tema dell’isolamento e dell’impotenza esistenziale. Un’idea di teatro che sembra agli antipodi rispetto alla ricchezza delle opere shakespeariane, caratterizzate da una moltitudine di personaggi, trame policentriche, compresenza di tragico e comico e ambientazioni concrete, a volte esotiche a volte fantastiche.
Tuttavia, nei momenti in cui Shakespeare anche si abbandona alla riflessione sull’esistenza, sull’impoverimento e sull’impossibilità aporetica, allora le sue opere si aprono al contemporaneo e quindi al confronto beckettiano.
Per evidenziare queste connessioni tra i due autori, la ricerca procede attraverso una comparazione di quattro testi principali: Re Lear e Finale di partita, Amleto e L’ultimo nastro di Krapp.
Il lavoro non vuole costringere Beckett all’interno della categoria “shakespeariano”.
L’intento è quello di creare una chiave di lettura differente per lo studio di un autore attraverso gli occhi dell’altro.