Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Premio miglior tesi di laurea 2019

 


 

Lorenzo Marchionni

Dal dato all’informazione.

Saper visualizzare per una comprensione immediata

 

area tematica: design

relatrice: Daniela Piscitelli

 

Questo lavoro di tesi è il frutto di una ricerca svolta nell’ambito dell’information design e della data visualization; si propone di indagare le metodologie progettuali di organizzazione visiva del dato, con il fine ultimo di tradurlo in ciò che comunemente chiamiamo informazione. Queste pagine esplorano e raccontano un progetto che parte da un approfondimento teorico sull’attività di visualizzazione dei dati, ne riprende le basi metodologiche per poi mettere in pratica quanto esposto attraverso la costruzione di un progetto personale ed originale. Il lavoro svolto si articola in tre sezioni principali. La prima, attraverso uno studio della letteratura di settore, cerca di sintetizzare i passaggi storici e concettuali che ci hanno portato a considerare l’attività di data visualization allo stato attuale; la ricerca non segue necessariamente una storicità degli avvenimenti, ma cerca di attribuire al tema, in maniera trasversale e multidisciplinare, tutti gli strumenti teorici per cimentarsi nella visualizzazione dei dati, che, negli anni, sta includendo nel suo bacino di influenza, una sempre maggiore mole di ambiti, servizi, settori. La seconda sezione non è altro che il racconto di un progetto svolto precedentemente a questo, dal quale però partono i presupposti per continuare ad indagare i temi che sono l’oggetto principale di questo lavoro. "The Room of Change" è un progetto di data visualization commissionato da Paola Antonelli, curatrice della mostra "Broken Nature: design takes on human survival", XXII Triennale di Milano, ad Accurat, società di information design, con l’obiettivo di esplorare dettagliatamente il tema del cambiamento che, nel tempo, ha coinvolto il nostro pianeta. L’esito di questo progetto è stato la realizzazione di un’installazione parietale che, attraverso la minuziosa codifica di una enorme mole di dati e la progettazione di decine di modelli visivi originali e nuovi, esplora quanto richiesto dalla committenza. Nella terza ed ultima sezione di questa tesi si opererà una analisi critica di questo lavoro, nell’ottica di rimettere in discussione alcuni elementi concettuali e metodologici che possano fornire il pretesto per avanzare una proposta che riprenda in mano alcuni tra i dati utilizzati per il progetto in Triennale, ma che si articoli partendo a monte da un briefing ipotetico e differente. Non è affatto immeditato tradurre i dati che presenta "The Room of Change" in informazioni vere e proprie, ma è assolutamente comprensibile il messaggio che vuole trasmettere: la complessità di quanto compone il nostro pianeta e la difficoltà di avere percezione completa delle mille sfaccettature che lo caratterizzano. La proposta sarà quella di riportare l’informazione ad una condizione ugualmente legittima, ma più classica: cercare di favorire l’immediatezza nella comprensione. Per fare questo, sarebbe stato illogico e impossibile riprogettare una visualizzazione per ogni dataset di "The Room of Change". Si è deciso di porre il focus progettuale su uno dei vari temi, cercando un’esplorazione verticale, e quindi approfondita, e non orizzontale. Nella fattispecie, durante la ricerca di dati per la parete, si è approfondita la storia del repentino prosciugamento del Lago d’Aral. Il tema, oltre ad essere di grande interesse sociale e politico, si presta agevolmente ad un racconto di tipo visivo, sia dal punto di vista infografico che da quello della visualizzazione dei dati. Il lavoro si risolve, dunque, con una serie di visualizzazioni e infografiche che mettano al centro la necessità, a mio avviso, fondante e principale di ogni lavoro di data visualization: la veicolazione di informazioni chiare e ben definite. La comprensione di queste informazioni sarà agevolata dall’applicazione di strumenti teorici che fanno leva sulla capacità di percezione visiva dell’uomo, volti, in questo caso, al racconto della scomparsa di quello che era uno dei più grandi laghi al mondo.