Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Quaderni della ricerca 2019

 

 

presentazione

lunedì 25 febbraio 2019 ore 15

Ca' Tron, aula A5

 

Collana Quaderni della ricerca

Comitato scientifico:

Benno Albrecht, Renato Bocchi, Malvina Borgherini, Massimo Bulgarelli, Agostino Cappelli, Monica Centanni, Giuseppe D’Acunto, Fernanda De Maio, Lorenzo Fabian, Paolo Garbolino, Carlo Magnani,

Sara Marini, Angela Mengoni, Alessandra Vaccari,

Margherita Vanore

 

IL PROGETTO

 

La collana dà forma e riconoscibilità ad alcune sezioni di ricerca del Dipartimento di Culture del Progetto dell’Università Iuav di Venezia.

Le tematiche affrontate sono riconducibili a diversi gruppi di studio pluridisciplinari.

Il progetto come ipotesi di trasformazione del mondo, attraverso lo sviluppo e l’approfondimento delle conoscenze verificate da pratiche sperimentali, è il terreno privilegiato di dibattito.

Saranno presentati quattro quaderni che fanno riferimento a quattro parole-chiave che indicano possibili luoghi di confronto collettivo.

Al Veneto, come ambito territoriale privilegiato, rimandano le prove su campo delle attività di sperimentazione progettuale.

Al patrimonio, in rapporto alle sensibilità emergenti nel campo delle risorse non rinnovabili e del paesaggio in una visione ampia e problematica della patrimonializzazione.

All’immaginario, riferito a quei processi di elaborazione del progetto che nel mobilitare valori, figure, memorie, visioni e narrazioni, costituiscono “immaginari” plurali e sempre culturalmente situati.

Ai territori altri, come dialogo, in una dimensione internazionale, di luoghi e situazioni esito di storie, concezioni antropologiche e culturali anche dissimili dalle nostre.

 

Dipartimento di Culture del Progetto

Infrastruttura di Ricerca. Integral Design Environment – IR.IDE

Centro Editoria – Publishing Actions and Research Development – PARD

Responsabile scientifico IR.IDE Carlo Magnani

Comitato scientifico PARD Sara Marini (responsabile dello sviluppo del progetto), Angela Mengoni, Gundula Rakowitz, Annalisa Sacchi

Progetto grafico a cura della redazione PARD Giovanni Carli, Stefano Eger, Sissi Cesira Roselli, Luca Zilio

 

 

I VOLUMI

 

Altre modernità.

Energie etiche per il progetto

a cura di Jacopo Galli

autori: Benno Albrecht, Marco Ballarin, Edoardo Bernasconi, Viola Bertini, Jacopo Galli, Eliana Martinelli, Octavio Montestruque Bisso, Daniela Ruggeri, Massimo Triches.

 

La messa in crisi del concetto di modernità, la fine delle grandi narrazioni progressiste che avevano caratterizzato il Novecento, ha aperto una nuova fase nella ricerca globale di soluzioni per un mondo che subisce fenomeni di urbanizzazione incontrollata, cambiamenti a scala geografica e sommovimenti geopolitici senza precedenti.

La spinta propulsiva della modernità, la capacità di dare al presente una qualità specifica che lo differenzia dal passato e ne indirizza il futuro, sembra oggi venir meno.

Rimane forte la visione della modernità come rottura della tradizione, caratterizzata da tutto ciò che rigetta l’eredità del passato; ma la modernità occidentale, accolta a scala globale come promessa di sviluppo, non rappresenta più una visione planetaria di un futuro migliore di cui tutti potranno beneficiare, quanto sempre più spesso l’imposizione di valori alieni e culturalmente specifici, per giunta presentati come universali.

A partire dal secondo dopoguerra molti intellettuali in diversi campi del sapere hanno affrontato la necessità di individuare traiettorie di sviluppo alternative: non impossibili regressioni premoderne ma nuovi paradigmi del moderno: altre modernità.

 

 

Laboratorio Italia.

Canoni e contraddizioni del Made in Italy

a cura di Malvina Borgherini, Sara Marini, Angela Mengoni, Annalisa Sacchi,

Alessandra Vaccari

autori: Daniele Balicco, Alberto Bassi, Marco Bertozzi, Malvina Borgherini, Fiorella Bulegato, Christian Caliandro, Elda Danese, Federico Deambrosis, Alessandro De Magistris, Elena Fava, Francesco Federici, Marta Franceschini, Fabrizio Gay, Dario Gentili, Luigi Latini, Carmelo Marabello, Sara Marini, Angela Mengoni, Valerio Paolo Mosco, Enrico Pitozzi, Marco Pogacnik, Annalisa Sacchi, Manuela Soldi, Stefano Tomassini, Alessandra Vaccari.

 

Come tutte le etichette identitarie anche quella di Made in Italy riflette, sin dalla sua formulazione in una lingua straniera, la prospettiva di uno sguardo esterno che coglie e condensa i tratti di un’identità non immune da stereotipie nazionalistiche e da definizioni illusoriamente autoevidenti. Il volume raccoglie una pluralità di contributi che riconoscono, oggi, nelle forme del progetto italiano un’idea peculiare di modernità e un legame specifico con le forme dell’esperienza storica. particolare attenzione è rivolta sia agli orizzonti di riflessione che hanno recentemente problematizzato la questione dei tratti identitari del

pensiero e del patrimonio culturale e umanistico “italiano”, sia ai modi di produzione e ai modelli di sviluppo che il Made in Italy ha implementato, e alle contraddizioni e conseguenze economiche, politiche e culturali di tali modelli. Questa indagine non trova la sua pertinenza e coerenza in una definizione esclusivamente territoriale, settoriale o nazionale del Made in Italy, ma intende scardinare questa definizione aproblematica per interrogarsi sui tratti paradigmatici che i diversi ambiti del progetto inteso nella pluralità delle sue culture – dalla moda alle arti, dall’architettura e dal design alla riflessione filosofica, dalle arti performative alla gestione del patrimonio – hanno elaborato in ambito italiano. Il laboratorio Italia, nutrito dalla pluralità delle sue culture del progetto, ribadisce così la non separazione delle pratiche e delle teorie e afferma anzi la loro costitutiva coalescenza, nella convinzione che gli oggetti, i progetti, le opere “pensino” attraverso la specificità delle proprie forme e che le elaborazioni teoriche siano inseparabili dall’immanenza dei propri oggetti di riflessione, dei propri modelli e delle proprie procedure di pensiero.

 

 

Utilità e danno della storia

a cura di Massimo Bulgarelli, Agostino De Rosa, Carmelo Marabello

autori: Francesco Bergamo, Viola Bertini, Maria Bonaiti, Paolo Borin, Alessio Bortot, Cristian Boscaro, Federico Bucci, Massimo Bulgarelli, Antonio Calandriello, Giorgia Cesaro, Giuseppe D’Acunto, Agostino De Rosa, Isabella Friso, Francesca Gasperuzzo, Gabriella Liva, Carmelo Marabello, Massimo Mucci, Angela Ndalianis, Giulia Piccinin, Gundula Rakowitz, Helen Stuckey, Melanie Swalwell.

 

Lo studio della storia, e delle storie, in una scuola di architettura continua a essere di grande importanza. A dispetto, e anzi proprio a causa, della chiara consapevolezza che la storia in genere - in quanto disciplina in grado di organizzare il passato a partire dal presente - sia sempre più sottovalutata nell’attuale congiuntura storica. Questo libro non è il frutto di ricerche coordinate e neppure “interdisciplinari” – almeno non nel senso burocratico che di solito si attribuisce alla parola in ambito accademico – ma intende offrire, senza nessuna pretesa di completezza né tantomeno di organicità, qualche esempio di come ci si possa occupare di storia e interrogarsi sulla storia. Contiene alcuni saggi raggruppabili in parti ben identificabili per oggetto di studio e approccio – gli studi sulla rappresentazione e sulla storiografia – e singoli contributi di argomento vario. Lo si può considerare come un’istantanea, un’immagine in cui qualcuno guarda in macchina, qualcuno si guarda alle spalle, e qualcun altro passa fischiettando. Tutti, più o meno, camminano verso la stessa direzione.

 

 

Veneto. Temi di ricerca e azione

a cura di Maria Chiara Tosi

autori: Alberto Bassi, Matteo D’Ambros, Fabrizio D’Angelo, Fernanda De Maio, Lorenzo Fabian, Claudia Faraone, Viviana Ferrario, Luca Filippi, Alessia Franzese, Crysafina Geronta, Micol Roversi Monaco, Stefano Munarin, Luca Nicoletto, Alvise Pagnacco, Andrea Sardena, Gabriele Torelli, Stefano Tornieri, Maria Chiara Tosi, Margherita Vanore, Paola Viganò.

 

Attraverso un’indagine in profondità di specifici contesti del territorio veneto e utilizzando un approccio e un linguaggio analitico e descrittivo, obiettivo principale del quaderno è di mettere alla prova alcuni assunti generali, alcune ipotesi di trasformazione che avevano fatto da guida al precedente quaderno “Un manifesto per il Veneto. Scenari, obiettivi, azioni”. In particolare tre sono le questioni che alimentano altrettante parti del quaderno: la prima propone una riflessione sulle nuove forme di produzione nel territorio veneto, la seconda prova a confrontarsi con le dinamiche e le strategie di trasformazione del paesaggio e delle infrastrutture, infine, la terza riflette sugli strumenti e gli attori coinvolti nei processi di rigenerazione e valorizzazione del territorio. Di fatto i diversi contributi confluiti in questo libro costituiscono per la maggior parte degli affondi su ambiti territoriali precisamente definiti. Si tratta di importanti tentativi di rilievo e descrizione utili a far emergere differenze e somiglianze tra i paesaggi che compongono il mosaico territoriale del Veneto. Nondimeno, i diversi contributi hanno provato anche ad interrogarsi su possibili azioni, sugli strumenti e le forme di intervento praticabili in questi territori, ipotizzando possibili scenari di trasformazione. Questo modo di lavorare tra descrizione e progetto, tra interpretazione e formulazione di scenari contribuisce senza dubbio a tenere viva quella tensione immaginativa che aveva pervaso il “Manifesto per il Veneto”, e che in questo volume prova a misurarsi con la variabilità delle condizioni insediative.