Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Premio miglior tesi di laurea 2018

 

 

Francesco Bonati

Fai di me quel che ti par.
Atlante di un’opera banale

 

area tematica: teatro

relatore: Gabriele Pacchia

 

26 Gennaio 1790: al Burgtheater di Vienna va in scena il dramma giocoso Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti, terzo e ultimo frutto della collaborazione tra Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo da Ponte. Controversa e difficilmente digeribile per il pubblico d’allora e di oggi, l’opera rappresenta un unicum all’interno della produzione del “divino fanciullo”, in primo luogo per il numero impressionante di traduzioni, adattamenti, e tagli operati nel tentativo di epurarne ogni possibile indizio di oscenità.

Il lavoro prende avvio proprio dalle discordanti considerazioni dei posteri a proposito del Così, e traccia un percorso che, tenendo conto della dimensione europea di un teatro “degli affetti” e delle peculiarità della concezione drammaturgica mozartiana, faccia luce sul contesto produttivo in cui operarono gli autori, sulle prerogative del genere buffo, sull’orizzonte d’attesa del pubblico cui l’opera era destinata.

In questo senso, l’Atlante nasce dalla necessità di sistematizzare tali riflessioni e prende la forma di una mappa interiore, in un dialogo trasversale tra gli immaginari convocati dal testo, le questioni che la partitura pone con la simmetria delle sue geometrie interne e le molteplici sfaccettature offerte dalla virtualità dei travestimenti e dei luoghi dell’azione, in vista dell’elaborazione di un progetto di allestimento in cui sia affidato principalmente al costume il compito di chiarire il ruolo dei personaggi e le dinamiche dell’intreccio.