Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Premio miglior tesi di laurea 2018

 

 

 

Luca Bruni

Il Dibattito Pubblico tra prime applicazioni e ipotesi di revisione

 

area tematica: pianificazione

relatore: Francesca Gelli

 

 

Le proteste contro la localizzazione di grandi opere possono dirsi diffuse ad ogni latitudine tanto che la conflittualità è considerata ormai elemento coessenziale di ogni scelta infrastrutturale.

 

Un tale livello di protesta non può essere più riferito solo a posi- zioni ideologiche ma impone invece una riflessione accurata sulla efficienza ed equità dei processi decisionali.

 

Purtroppo, gli istituti partecipativi vigenti nell’Ordinamento italiano si sono rivelati inadeguati a gestire conflittualità di tale portata difettando di quei dispositivi necessari per assegnare effettività all’apporto dei cittadini.

 

Proprio in tale contesto si colloca l’introduzione del “Dibattito Pubblico” per l’approvazione delle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, codificato dall’art. 22 del D.Lgs n. 50/2016.

 

L’art. 22 del D.lgs n. 50/16 costituisce peraltro l’esito, a livello nazionale, di pratiche già sperimentate su scala regionale.

 

Il tema è parso particolarmente fecondo per indagare il nuovo isti- tuto sotto varie prospettive:

a) quella di valutare, alla luce della recente Decreto attuativo dell’art. 22 citato, l’impianto complessivo del Dibattito pubblico individuando eventuali profili di debolezza rispetto alle sue finalità;

b) quella di tracciare un primo bilancio delle esperienze applicative dell’istituto già concluse a livello regionale;

c) quella di selezionare alcuni profili di criticità emersi nella pratica indicando possibili correttivi per rendere lo strumento più efficace rispetto alla ratio legis.