Premio miglior tesi di laurea 2018
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Cristina
Ascente Il ruolo del trasporto ferroviario per lo
sviluppo dei porti con particolare riferimento al servizio di manovra.
Un
confronto dei diversi modelli ferroviari dei porti di
La
Spezia, Livorno, Venezia e Trieste area tematica: pianificazione relatore: Marco Mazzarino |
Il 90% delle merci al mondo si muove via mare quindi i porti e il trasporto marittimo rappresentano la spina dorsale dell’economia mondiale. Affinché un porto risulti competitivo non bisogna più far riferimento alla sua localizzazione geografica bensì alla qualità complessiva dei servizi offerti. Il trasporto ferroviario rientra nei servizi offerti da un porto e risulta essere l’unica modalità di trasporto in grado di supportare lo sviluppo dei porti e di movimentare grandi volumi di merce. Il problema è che i porti Italiani risultano mal collegati alla rete ferroviaria e questo causa forti rallentamenti nei collegamenti di primo e ultimo miglio. L’ultimo miglio è inteso come tutte le movimentazioni che consentono ad un treno di inoltrarsi dal terminal portuale alla rete ferroviaria nazionale e viceversa. L’obiettivo della tesi è stato capire come e cosa stanno facendo le Autorità Portuali per gestire e risolvere il problema di inefficienza di ultimo miglio ferroviario. Ho confrontato i diversi modelli ferroviari dei porti di La Spezia, Livorno, Venezia e Trieste per dare una risposta all’inefficienza della manovra ferroviaria all’interno del comprensorio ferroviario e identificare soluzioni strategiche per aumentare la produttività dei porti e ridurre i costi di ultimo miglio ferroviario. Le operazioni di manovra hanno un’incidenza del 28% sul costo generalizzato del trasporto ferroviario, dove tale percentuale aumenta se il servizio di manovra è affidato a più soggetti. Ecco perché è necessario intervenire.