Casomai è la collezione realizzata in occasione del laboratorio finale del corso di laurea magistrale in Moda presso lo Iuav di Venezia. Il progetto è nato e si è sviluppato attorno a due parole chiave: tempo e memoria. Oggetto di studio e di analisi sono state delle fotografie di famiglia ritrovate e “riscoperte”, finestre dalle quali mi sono affacciata per osservare un passato particolare, quello dei miei familiari durante gli anni trenta. 

Dentro un baule ho trovato abiti di quel periodo che ho successivamente riconosciuto nelle fotografie, indossati dalle persone alle quali sono appartenuti.

Ho indossato, rielaborato e trasformato questi abiti sul mio corpo, come rievocandoli nel presente e slegandoli dal loro passato e dal lungo tempo in cui sono stati conservati dentro un baule, casomai qualcuno un giorno potesse riscoprirli. Da questa particolare esperienza ho potuto confrontare a livello visivo e sensoriale questi oggetti e da questi ho preso spunto per la ricerca progettuale della collezione. Ho riflettuto sul rapporto tra abbigliamento e movimento, sulla possibilità degli abiti di trasformare i corpi e di ridisegnarli in pose, atteggiamenti, aspetti immateriali che si accompagnano alla materialità degli oggetti. Ho rilevato dettagli, linee e forme dei vari capi indossati nelle fotografie, e li ho ripensati in chiave contemporanea, rimettendoli in gioco nel presente, mantenendo delle similitudini e traducendo alcuni elementi con cambiamenti di tagli e materiali.