La tesi, di natura progettuale, si struttura in due parti. La prima costituisce una riflessione, di carattere teorico, che nasce da una rilettura a posteriori di un lavoro progettuale svolto durante il percorso di studio alla magistrale in Arti visive e moda. In questa sede l’argomentazione teorica verbale si presenta come apertura di nuove aree di ricerca che, secondo il nostro punto di vista, costituiscono territori fertili per ogni tipo di output visivo. L’obiettivo e quello di considerare alcuni territori la cui esplorazione, teorica o progettuale, e ancora in atto o non ancora iniziata. La scrittura procede con osservazioni e rilievi che non intendono seguire un approccio storiografico o antropologico o sociologico, bensì si compone di considerazioni in cui collassano esperienze vissute, pregiudizi, resoconti giornalistici, musica. La seconda parte e una riflessione di natura visuale nella quale sono raccolti i materiali di Tribalitalia, il progetto realizzato per il laboratorio finale i cui esiti si sono visti durante “Fashion at Iuav 2017”, e parte del lavoro svolto negli ultimi tre anni. Abbiamo sviluppato questa sezione in maniera eterogenea rispetto al medium utilizzato o alla data di realizzazione. I progetti non sono presentati come scatole chiuse e risolte, ma frantumati e dunque validi come spunti per ulteriori sviluppi. Costituiscono un moodbooard e un serbatoio di idee connesse ma anche distinte per diventare punti di partenza di ulteriori sviluppi. In questa parte sono raccolti disegni vettoriali, raster, fotografie e analogiche e digitali - postprodotte e non, frame di video editati, flyer, collage, iconografie e di riferimento. In tutti i progetti manca una origine definita e una conclusione canonica.