Le strutture in legno si stanno diffondendo progressivamente su tutto il panorama architettonico: dai piccoli edifici residenziali, ai complessi di pubblica utilità fino ai recenti esempi di edifici alti. Il legno è un materiale low-cost e largamente diffuso utilizzato per secoli, ma l’approccio contemporaneo tende a sfruttarlo come un sostituto per gli elementi in acciaio. Sempre più spesso la connessione tra diversi elementi in legno è realizzata tramite connettori in metallo o incollaggio. Nonostante queste soluzioni tecnologiche siano economiche e facili da implementare nel progetto, mal dialogano con la loro controparte in legno dando luogo a possi-bili problematiche di compatibilità. Tuttavia, le connessioni legno-legno sono ancora una soluzione valida con degli innegabili vantaggi, come ci dimostra la tradizione costruttiva giapponese. Passare da un sistema che sfrutta i controventi ad uno a telaio è una soluzione efficace con lo svantaggio di richiedere elementi di dimensioni maggiori.

La tesi aveva come scopo trovare una soluzione connettiva che garantisse un sistema MRF (struttura a telaio) ponendo un freno alle dimensioni dei pezzi coinvolti. Partendo da un design tradizionale nell’architettura storica giapponese, si è sviluppato un prototipo. Questo modello è stato testato tramite software di calcolo agli elementi finiti per valutarne i comportamenti critici. Dimostrata la validità teorica, il progetto è stato calato in un caso studio per provarne i vantaggi.