La tesi si occupa di un’ex zona industriale abbandonata da tempo, del suo possibile recupero da parte della città e della sua comunità. L’area di ricerca è collocata a sud del centro storico di Udine, stretta tra la ferrovia, una zona residenziale e la campagna, che in questo punto sembra quasi voler entrare in città. La tesi si basa su una ricerca storica condotta tra gli archivi, i testi e le testimonianze di chi ha vissuto il passato di questa città, e su un’attenta analisi riguardo le attuali esigenze della città. Si è provato quindi ad immaginare il ruolo che quest’area può avere oggi per la comunità, coerentemente con le sue tradizioni, ma cercando di tendere ad uno sviluppo innovativo che guardi ad orizzonti europei.

Questa volontà si è tradotta in azioni progettuali a scala urbana, volte a superare le barriere che isolano l’area dal resto della città ed a creare una relazione sinergica con la rete delle infrastrutture presenti sul territorio. Contemporaneamente si è ragionato sui dati raccolti e sull’analisi di casi studio, per proporre un programma funzionale capace di rispondere alle necessità contingenti della città ed al contempo di stimolare gli attori economici e sociali. In questa azione si è cercato di delineare la possibilità di uno sviluppo diverso, capace di stabilire un rapporto di mutua collaborazione tra l’imprescindibile remunerazione economica degli investitori e la volontà di generare inclusione sociale ed una nuova dimensione di quartiere che quest’area non ha mai conosciuto.