Il reciproco riverberarsi è il fondamento della tesi. Narciso e le sue Shanghai-Venezia sono il territorio del viaggio narrando di un evento in accadimento e futuribile.

La figura classica, dall’ellenica alla latina, nelle sue multiformità e letture, è chiamata e traslitterata per sbrogliare corrispondenze di una ricerca centrata sulle sbavature temporali. L’oggetto e la struttura sono corollati da espedienti e inganni messi in campo per operare prima il rispecchiamento tra due avvenimenti Shanghai e Venezia, poi a definizione della cornice solitaria veneziana verso un’augurabile, plurima, riflessione; questo a pretesto per riflettere sulle sorti del contemporaneo. La tesi, che non rappresenta altro che un doppio metronomo incrociato, definisce allineamenti e derive in previsione di nuove soluzioni terapeutiche.