Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Premio miglior tesi di laurea 2018

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Claudia Ceccarello, Gianpietro Ragona

Sacre rovine sui Colli Euganei. Restauri e risignificazione dei ruderi del Monastero di San Giovanni Battista sul Monte Venda

 

area tematica: architettura

relatori: Sara Di Resta, Anna Saetta

 

 

L’area dei ruderi del Monastero di San Giovanni Battista è un luogo in cui il fascino della rovina e del suo inserimento in un contesto paesaggistico suggestivo si affianca ad alcune criticità legate alla difficoltà di lettura delle antiche tracce e alla comprensione del significato che il sito assume nel presente. Il manufatto si trova sulla cima del Monte Venda, la vetta più alta dei Colli Euganei, a 600 metri di altezza. La costruzione del complesso è un processo lungo, che ha inizio nel 1200 e cessa solo nel 1771, con la dismissione.

Il progetto si pone come obiettivi generali la riattivazione e la risignificazione dell’area, attraverso la comprensione della sua identità. La conservazione della materia, come testimonianza storica, viene affiancata ad una serie di interventi puntuali, volti alla restituzione della leggibilità del complesso, perduta nel tempo, e al riuso di un luogo che si inserisce all’interno di un sentiero naturalistico di notevole pregio.

L’intervento si declina in episodi architet­tonici differenti, a seconda delle caratteristiche presentate dal sito e dalla rovina nelle diverse parti.

La sistemazione dei percorsi e la messa in sicurezza del sito sono volte a migliorare la visitabilità del complesso.

In corrispondenza delle ali a sud-ovest, delle quali permangono poche tracce, vengono in­nestati due volumi autonomi nel perimetro delle mura, con l’obiettivo di ricreare la percezione di raccoglimento all’interno dello spa­zio monasteriale e di ricostituire il fronte dell’edificio, ristabilendo gli antichi equilibri.

All’interno della chiesa l’inserimento di una nuova copertura ne restituisce la spazialità originaria.