Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Francisco Mangado

 

 

l’architettura della grande scala

 

mostra

 

responsabile scientifico

Valerio Paolo Mosco

a cura di

Irene Peron

progetto espositivo

Francesca Fiorelli

 

13 > 31 maggio 2019

 

spazio espositivo “Gino Valle”

Cotonificio veneziano

Dorsoduro 2196, Venezia

lun > ven, ore 9 > 19

 

inaugurazione

13 maggio 2019

ore 18

 

 

Architettura della grande scala

 

conferenza di Francisco Mangado

a cura di Irene Peron

introduce Valerio Paolo Mosco

 

13 maggio 2019

Cotonificio, auditorium

ore 16.30

 

scarica la locandina >>

 

 

 

La mostra intende, attraverso il lavoro di Francisco Mangado, riportare all'attenzione la questione ancora aperta della grande scala in architettura.

 

Francisco Mangado ha da tempo dimostrato con il suo lavoro un’attitudine intellettuale e scientifica presa in ben poca considerazione: che l'attività progettuale deve considerare la grande scala per poi scendere alle scale successive. Anche nella realizzazione di un edificio di media e piccola scala deve rimanere memoria di ciò da cui è necessario partire, ovvero dall'architettura della grande dimensione.

 

Ernest Gombrich affermava che i grandi pittori si vedono nel controllo della grande dimensione, ciò a esempio pone il non particolarmente seducente Rubens nell'Olimpo dei grandi pittori. A chi gli chiedeva come mai Vermeer avesse dipinto piccole opere egli rispondeva che quelle opere, se pantografate, non avrebbero perso il loro valore. È questo ciò che pensa Mangado sin dagli inizi della sua brillante carriera, e lo pensa su più piani. Per lui la grande scala è una scelta fortemente ideologica, in essa si compendiano gli aspetti urbani, tecnici, sociali e più che altro politici.

 

L’Università Iuav di Venezia ha una lunga tradizione di progettazione a grande scala, ben conosciuta e apprezzata da Mangado, ed è proprio a questa tradizione che Mangado intende dare un contributo. La mostra si pone l’intento di far reagire i progetti dell'architetto spagnolo con i progetti di quella che si può definire la “tradizione della grande scala” e lo farebbe attraverso una riflessione teorica innestata proprio sull'attualità della grande scala. Grande scala e teoria dunque: due componenti inscindibili tra loro e che rappresentano insieme la possibilità della sopravvivenza dell'architettura nell'epoca della comunicazione immediata e dell'apparente trionfo dell'indifferenza sociale e politica.