Giuseppe Samoną
Due mostre all’Universitą Iuav di Venezia
Per la cittą pubblica. Progetti 1949-1983 a cura di Giovanni Longobardi e Giovanni Marras con Stefano Balzanetti e Laura Pujia Tolentini, Gallerie del Rettorato La vita delle opere. Fotografie di Umberto Ferro, Paolo Monti, Claudio Sabatino, Egle Renata Trincanato a cura di Angelo Maggi progetto espositivo Andrea Nalesso Tolentini, Aula Magna |
comitato
scientifico
Alberto Ferlenga, Serena Maffioletti, Vieri Quilici,
Livia Toccafondi
inaugurazione
1 marzo 2018 ore 12
Tolentini, Aula Magna
Santa Croce 191
intervengono
Alberto Ferlenga, rettore
Giovanni Marras, Giovanni Longobardi, Angelo Maggi, curatori
Vieri Quilici, Livia Toccafondi, Elisabetta Pallottino
apertura
1 marzo > 11 maggio 2018
Universitą Iuav di Venezia
Tolentini, Gallerie del Rettorato e Aula Magna
orario
lunedģ > venerdģ 10.30 > 17.30
chiuso sabato e festivi, 25 aprile e 1 maggio
ingresso libero
giornata di
studio
8 maggio 2018
Tolentini, Aula Magna
ore 14.30 > 18
a cura di Giovanni Longobardi e Giovanni
Marras
L’Universitą Iuav di Venezia, con l’Archivio Progetti, e il Dipartimento di Architettura dell’Universitą Roma Tre organizzano due mostre e una giornata di studi su Giuseppe Samoną (1898-1983), uno degli architetti pił noti e influenti del Novecento italiano. Attivo come progettista, teorico e didatta, Samoną č stato direttore e rifondatore dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (Iuav) dal 1945 al 1972 e senatore della Repubblica dal 1972 al 1976.
Giuseppe Samoną. Per la cittą pubblica.
Progetti 1949-1983
a cura di Giovanni Longobardi e Giovanni Marras
con Stefano Balzanetti e
Laura Pujia
Tolentini,
Gallerie del Rettorato
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della mostra >>
La mostra Per la cittą pubblica. Progetti 1949-83 riguarda un periodo dell’architettura italiana particolarmente ricco di occasioni progettuali e significativamente connesso alla grande crescita economica del paese nel secondo dopoguerra. Una linea cronologica mette in relazione la ricerca di una controversa unitą tra architettura e urbanistica proposta da Samoną con le vicende e i momenti notevoli del dibattito architettonico e politico: i progetti per i centri direzionali, le nuove universitą, l’elettrificazione del paese, le grandi infrastrutture territoriali, la nuova immagine della politica con il concorso per la Camera dei Deputati, le sedi delle maggiori istituzioni nazionali.
Nella galleria del rettorato una selezione di schizzi, disegni e modelli documenta il lavoro progettuale di Samoną, svolto in collaborazione con Egle Renata Trincanato, con i suoi allievi allo Iuav, con il figlio Alberto e con una ampia schiera di collaboratori tra la Sicilia, Roma e Venezia. Tra gli altri, in mostra il progetto per il quartiere INA-Casa a San Giuliano-Venezia, i progetti di concorso per il centro direzionale di Torino, per la sede della Camera dei Deputati e per le Universitą di Cagliari e della Calabria, i progetti per la Metropoli dello stretto e per il Ponte di Messina, la sede INAIL a Venezia e la Banca d’Italia a Padova, il teatro di Sciacca, il centro civico di Gibellina e il municipio di Cadoneghe.
A margine della mostra, un video illustra l’attivitą progettuale di Samoną svolta tra la Sicilia, Napoli e Roma prima di arrivare allo Iuav e una selezione di materiali bibliografici ne documenta l’attivitą scientifica e la pubblicistica.
L’indagine sull’attivitą di Samoną, oltre che mettere in sequenza una straordinaria serie di progetti e realizzazioni, consente di guardare anche, sullo sfondo, le vicende pubbliche del paese in un trentennio cruciale, i cui esiti mancati sul piano della crescita politico-culturale sono ancora oggi argomento di discussione.
Giuseppe Samoną. La vita delle opere
fotografie
di Umberto Ferro, Paolo Monti,
Claudio
Sabatino, Egle Renata Trincanato
a cura di Angelo Maggi
progetto espositivo Andrea Nalesso
progetto grafico Servizio comunicazione e immagine Iuav
Tolentini,
Aula Magna
guarda il video
della mostra >>
Il
progetto di questa mostra nasce da una proposta dell’Archivio Progetti
Iuav e dell’Universitą Roma Tre a complemento dell’indagine
condotta sull’opera progettuale di Giuseppe Samoną esposta nelle gallerie
del Rettorato.
La vita
delle opere di Samoną č colta attraverso lo sguardo di numerosi fotografi che hanno segnato in maniera
determinante la veicolazione dell’opera di questo grande maestro.
Attraverso il loro obiettivo leggiamo il programma di visualizzazione e
comunicazione dell’architettura in quanto manifesto della componente linguistica
monumentale che ha caratterizzato il lavoro di Samoną.
Le
fotografie selezionate non rappresentano solo una storia delle trasformazioni
vissute dalle opere nel tempo, ma generano una felice coesistenza del progetto
con lo spazio circostante o negli ambienti stratificati storicamente.
Nella
ricognizione dei materiali esposti sono emerse diverse figure del mondo della
fotografia che in maniera diversificata hanno restituito un contributo visivo
al lavoro dell’architetto. Primo fra tutti Paolo Monti, figura chiave della fotografia d’architettura
italiana, ricordato come fondatore, assieme ad altri, del circolo fotografico
La Gondola. In modo sensibile e appropriato Monti visualizza la sequenza delle
inquadrature urbane e spaziali dei volumi che compongono il Palazzo per uffici
e abitazioni INAIL a San Simeone
Piccolo a Venezia.
Per la prima volta presentata con un profilo di fotografa, Egle Renata Trincanato, documentando
il quartiere INA-Casa a San Giuliano a Mestre, redige una significativa descrizione
dell’ambiente senza speculazioni formalistiche o estetizzanti. Queste
fotografie restituiscono il profondo e partecipato coinvolgimento
nell’ideazione di un fondativo modello insediativo assieme ad un ritratto
di cittą neorealista.
Il nucleo
pił consistente della mostra č rappresentato da due importanti campagne
fotografiche eseguite dai fotografi Umberto
Ferro e Claudio Sabatino.
All’ingresso
della mostra sono esposte le provinature di Ferro realizzate per
l’Archivio Progetti nell’ambito delle celebrazioni per il 75° anno
dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Nel 2002
il fotografo, affiancato dallo storico dell’architettura Marko Pogacnik,
ha documentato con circa 400 scatti gran parte della produzione architettonica
di Samoną. In queste immagini la potenza espressiva del linguaggio fotografico
adottato aiuta a capire il carattere mediterraneo dei progetti, la leggerezza
delle superfici a sbalzo, la capacitą di proporre e imporre particolari
prospettive.
La
campagna fotografica di Sabatino č iniziata nel 2016 da una ricerca
dipartimentale dell’Universitą di Roma Tre, condotta da Giovanni
Longobardi. Di quella ricerca, ancora in
corso, le immagini esposte costituiscono il primo nucleo di lavoro: esso
evidenzia un forte rapporto tra l’organismo architettonico, colto in modo
quasi scultoreo, e il percorso visivo, dinamico, dovuto alla forma libera degli
spazi e alla qualitą materica degli elementi costruttivi, ottenendo viste e
inquadrature di notevole stimolo.
Con questa
rassegna si vuole riconoscere la consapevolezza culturale dell’impegno di
Samoną, la forza delle sue idee e l’estrema coerenza di una propria
poetica, ed č nella trascrizione fotografica di questi magistrali interpreti
che si offre un ampio terreno d’indagine e riflessione sulle
trasformazioni della percezione dell’opera di uno dei pił grandi maestri
dell’architettura nel XX secolo in Italia.
con la collaborazione
Collezione Andrea Samoną e Livia Toccafondi
CSAC–Centro studi e Archivio della comunicazione, Universitą degli Studi di Parma
Banca d’Italia, Padova
contatti
SBD Archivio Progetti
Cotonificio Santa Marta
T +39 041 257 1011
E archivioprogetti@iuav.it
www.iuav.it/archivioprogetti
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