Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Premio miglior tesi di laurea 2017

 

 

Luca Piccin

Sensitize reactivate.

Design di strumenti per la riabilitazione neurofisiologica

 

area tematica: design

relatore: Carla Langella,

Maddalena Mometti

 

 

Lo scopo della tesi è quello di fornire un contributo alle terapie riabilitative neurofisiologiche specificatamente relative al volto, attraverso l’interazione tra design e scienza, per il progetto di dispositivi che intervengono sia in situazioni patologiche che in situazioni borderline, al fine di riequilibrare la consapevolezza del corpo, la capacità di percepire, sentire, modulare gli stimoli, attivare funzioni motorie e sensoriali.

 

Il volto è la parte del corpo che racconta a noi stessi e agli altri come ci sentiamo, il nostro modo di apparire le nostre abitudini e lo stile di vita. Nel tempo è soggetto a modifiche dovute al naturale processo di invecchiamento e può subire deficit causati dalla manifestazione di diverse problematiche. Tra le tante patologie che possono colpire il volto è stata analizzata la paralisi di Bell, la forma più comune di paralisi facciale. Le metodologie riabilitative in uso oggi per la cura di questa patologia risultano essere molteplici e alcune volte anche in contrasto tra di loro; da uno studio approfondito di queste tecniche è emerso un sistema di soluzioni progettuali in grado di coadiuvare le terapie e di renderle più efficaci.

 

Attualmente i sussidi terapeutici sono prevalentemente auto-prodotti dai terapisti, alcune tecniche riabilitative vengono praticate con strumenti o manualmente nei centri specializzati ma potrebbero essere rese più efficaci aggiungendo delle azioni auto-terapeutiche che il paziente potrebbe effettuare tra una terapia e l’altra. Le aziende che operano in questo ambito sono poche, e spesso non includono designer nello staff progettuale. Il ruolo del design invece può essere importante nel ridisegnare questi prodotti con gli strumenti culturali peculiari della disciplina, come l’approccio human centered, il design engineering e lo studio dell’usabilità. Oltre al disegno dei singoli strumenti e dei kit, inoltre, il designer è in grado di proporre strategie per l’ottimizzazione del processo terapeutico.

 

La tesi si prefigge quindi di migliorare la riabilitazione del paziente attraverso la progettazione di dispositivi e strategie che traducono in prodotti industriali le conoscenze e le esperienze della ricerca scientifica e clinica, fondate sulle più recenti mappature neurofisiologiche. Per far fronte alle problematiche emerse sono stati progettati due kit di strumenti per la riabilitazione della paresi facciale con approccio metodologico differente, adatti alla terapia sia in centri specializzati che per all’autoterapia. Lo sviluppo di questi due kit permetterà di proporre strumenti pensati per essere venduti a costo ridotto sul mercato, progettati secondo logiche di sicurezza, ergonomia, igiene, standardizzazione e durabilità. Al centro del processo progettuale è stata posta la facilitazione dell’esecuzione degli esercizi terapeutici. In un’ottica di estensione del mercato finale, il kit per l’autoterapia potrà essere utilizzato anche per effettuare cicli di ginnastica facciale per la prevenzione e la riduzione di alcuni effetti causati sul volto dall’invecchiamento come il rilassamento dei tessuti e l’appesantimento di alcune aree del volto, secondo un nuovo approccio che intravede nella stimolazione dei muscoli facciali opportunità di apportare vantaggi oltre che di natura estetica anche psicologica.