Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Premio miglior tesi di laurea 2017

 

 

Andrea Marson

Proxy Riot, a pop guide to privacy and protest

 

area tematica: design

relatore: Laura Cattaneo

 

 

 

Ogni giorno interagiamo con dispositivi e piattaforme che raccolgono in maniera diretta o indiretta informazioni relative alla nostra identità, alle nostre attività, abitudini e comunicazioni, oltre che ai nostri spostamenti, acquisti, gusti e molto altro ancora. L’insieme di questi dati definisce un’immagine abbastanza precisa di noi, ma soggetta a possibili bias nei processi di elaborazione algoritmica delle informazioni. Tutto questo avviene con l’obiettivo di creare servizi sempre più personalizzati, proporre soluzioni pertinenti alle diverse esigenze, presentare informazioni rilevanti a seconda del contesto e soprattutto, nella maggior parte dei casi, con lo scopo di indirizzare al meglio contenuti commerciali e pubblicitari.

Ma nel momento in cui alcune istituzioni governative politiche o militari hanno accesso a così tante informazioni private sui cittadini e sui loro comportamenti nascono articolati sistemi di sorveglianza di massa che mettono a rischio la libertà di pensiero e di espressione degli individui, operando un principio normativo e regolatore soprattutto verso quelle manifestazioni che tenderebbero a contestare le forme del potere in carica. Entriamo quindi nell’ampia e complessa materia della privacy, una questione che con lo sviluppo e la diffusione di tecnologie sempre più avanzate diventa di giorno in giorno maggiormente rilevante e urgente.

In questo contesto, il design dell’informazione e la progettazione di interfacce assumono un ruolo fondamentale nella produzione di soluzioni trasparenti e capaci di tutelare sicurezza e privacy degli utenti. Tale etica ha portato allo sviluppo di progetti, servizi e tecnologie pensati appositamente per proteggere l’anonimato e la riservatezza nelle operazioni in rete: si tratta tuttavia di opzioni spesso poco conosciute, che vivono nell’ombra dei più noti e diffusi servizi mainstream, non altrettanto sensibili verso la difesa dei dati personali degli utenti.

Da questa ricerca prende forma Proxy Riot, una user guide pensata per rendere più popolare e accessibile il dibattito sulla privacy, oltre che gli strumenti e le pratiche

volte a tutelarla. Il progetto è specificamente indirizzato ad un pubblico giovanequello dei nativi digitaliparticolarmente esposto al problema della condivisione e cessione dei propri

dati in rete: di conseguenza la tesi offre anche uno spazio di riflessione e rielaborazione sui mutamenti del linguaggio e della comunicazione ai tempi di internet e degli smartphone.

Il prototipo di Proxy Riot è consultabile all’indirizzo web proxyriot.github.io