Premio miglior tesi di laurea 2017
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Ludovica
Imperato Panoplia del ciclonauta area tematica: moda relatore: Alessandra Vaccari e Paolo Franzo |
Panoplia del ciclonauta è una tesi a carattere interdisciplinare che
tratta di una nuova tendenza che si è diffusa nel settore
dell’abbigliamento al punto tale da generare una vera e propria categoria
nello sportsystem, il bike-commuter clothing.
L’obiettivo
della tesi, è proporre idee per migliorare gli strumenti che permettono ai
ciclisti di proteggersi dalla pioggia e dagli incidenti, salvaguardando lo
stile.
A partire dagli
anni novanta la bicicletta non è più solo un hobby o uno sport; negli ultimi
dieci anni, a causa delle problematiche ambientali, la bicicletta si è imposta
come mezzo di trasporto alternativo all’automobile e, dall’ambito
urbanistico a quello della moda, si sta diffondendo questa cultura. In tale
contesto, un fenomeno che sta divenendo di un certo spessore è l’aumento
di marchi o linee d’abbigliamento dedicate ai cycle commuters.
Nel primo
capitolo, infatti, viene definito questo nuovo genere di abbigliamento, il bike-commuters clothing,
differenziandolo da categorie più note, come casualwear e activewear.
Una seconda parte
dipinge lo scenario contemporaneo, proponendo esempi di brand, linee e progetti
relativi alla cycle culture, paragonandoli
tra loro secondo diversi criteri: paese di provenienza; target; gamma; prodotti
(accessori e/o abbigliamento); materiali; progettazione; strategie aziendali; storytelling.
Nel terzo
capitolo, viene proposto il caso studio di Bruxelles e della designer Françoise
Pendville. L’idea di sviluppare la tesi attorno a questo tema è nata
proprio dalla proposta della designer belga di sviluppare una linea di
abbigliamento outdoor sotto il
concept cycling, safety and style. Grazie allo studio del mercato con una mappa
mentale, all’analisi delle necessità dei ciclisti urbani e delle loro
abitudini con un questionario, e grazie a studi di città, con un metodo da
urbanista più che da designer, si è giunti ad un progetto, ancora in fieri, che si rivolge a chi vorrebbe
fare della bicicletta il proprio principale mezzo di locomozione.
È stata preziosa,
inoltre, la collaborazione con Emmanuelle Walter, creatrice di Garlic Print,
per la ricerca e la simulazione delle stampe rifrangenti sui tessuti; questo ha
permesso non solo di immaginare, ma anche di visionare concretamente i tessuti
con le prove di stampa che corredano il progetto.
L’ultima
parte mostra i primi risultati ottenuti grazie alle due collaborazioni, attraverso
elaborati grafici e una descrizione dei pezzi realizzati. Viene spiegato,
inoltre, come ogni fenomeno urbano possa interessare tutte le discipline e le
persone che, come afferma l’urbanista Jane Jacobs, sono l’elemento
più importante delle città.
La parola chiave
di questa tesi è interdisciplinarietà. Essa permette di toccare diversi ambiti:
quello della moda, dello sport, dell’antropologia, della subcultura e
dell’urbanistica, dando la possibilità di analizzare il tema del ciclismo
urbano da un nuovo punto di vista.