Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Premio miglior tesi di laurea 2017

 

 

Emanuel Falappa

Camerino mercato aperto.

La riorganizzazione degli spazi del commercio nei territori del cratere sismico

 

area tematica: architettura

relatori: Roberta Albiero,

Giovanni Mucelli e Luigi Coccia

 

 

Il destino dei borghi interni danneggiati dal recente sisma si lega indissolubilmente alla ripresa immediata delle attività economiche e produttive in grado di riorganizzare le comunità locali interessate alla ricostruzione degli spazi dell’abitare. Il settore agro-alimentare contraddistingue l’economia di alcune aree del centro Italia, come quelle del cratere sismico, da qualche anno alimentata da un turismo esperienziale rivolto alla riscoperta dell’entroterra. Il settore agro-alimentare è anche al centro delle politiche economiche europee con immediate ricadute a livello regionale: bandi per lo sviluppo di filiere corte e mercati interni, come il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 finalizzato al raggruppamento di imprese che operano nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, dimostrano l’attualità del tema e la necessità di nuove forme di organizzazione delle attività. Una indagine condotta sul territorio Camerte dimostra una volontà di reagire ai disastri prodotti dagli eventi sismici attraverso la riorganizzazione degli spazi del commercio.  Nell’immediato viene creata la piattaforma e-commerce, Marca Camerino, per la vendita dei prodotti delle aziende agricole e commerciali del bacino cittadino e, in un brevissimo periodo, grazie alla collaborazione tra comune e commercianti, gli spazi commerciali del centro storico vengono ricollocati in una nuova area. La tenso-struttura del Camerino city park diventa importante luogo di socializzazione. A Camerino dopo la chiusura del centro storico, la sopravvivenza economico- sociale passa attraverso due realtà diametralmente opposte ma complementari: il mercato fisico e digitale. Dimensione locale e globale sono dunque alla base di una riflessione sui nuovi spazi del commercio, in modo specifico di quelli associati al settore agro-alimentare, anche all’interno di un rilancio della economia turistica. La progettazione di nuovi spazi del commercio agro-alimentare costituisce una opportunità per ragionare sui concetti di identità, di relazione e di storia, nonché di innovazione e di futuro. Ma per ipotizzare una linea di sviluppo futuro, che possa essere innescata da un intervento architettonico, diventa essenziale descrivere e capire la città post-sisma sia a livello urbano che sociale.  Una volta individuate le nuove polarità della città, si sceglie di considerare il centro storico come parte viva del progetto. Per questa ragione l’attenzione si concentra sulla fascia direttamente prossima alle mura storiche si sviluppa lungo via Emilio Betti. Immaginando una strategia che metta in correlazione il borgo e i nuovi poli post-sisma della città, lungo quest’asse stradale si distribuiscono edifici particolarmente interessanti che potrebbero giocare un ruolo fondamentale in una visione futura di riapertura del borgo. L’attenzione si concentra sul “parcheggio meccanizzato” perché unico accesso meccanico al borgo e su una serie di strutture residenziali rurali e non danneggiate dal sisma lungo l’asse stradale adiacente alle mura storiche. Per cui l’idea progettuale è quella di creare un sistema che riqualifichi tutta la fascia che comprende da un lato le mura storiche e dall’altro i terreni agricoli e manufatti rurali danneggiati da sisma, sfruttando l’asse viario longitudinale di via Betti e i collegamenti pedonali trasversali tra centro storico e valle. La strategia si colloca nella fase dell’emergenza e punta sul riuso e sulla ristrutturazione. Nei manufatti rurali la ristrutturazione può diventare un intervento di valorizzazione duraturo nel tempo, non solo formale ma anche economica sociale. Nel caso dell’intervento principale del parcheggio questo diventa un nuovo suolo per l’intervento temporaneo. La testa del sistema è rappresentata dal nuovo mercato della città. Una struttura concepita come “mercato aperto” alla comunità globale e a quella locale, supportata dalle infrastrutture digitali e da quelle fisiche e tradizionali. Spazi della socializzazione, della formazione, della cultura e del tempo potranno assumere il ruolo di catalizzatori della ricostruzione.