Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Premio miglior tesi di laurea 2017

 

 

 

Gabriele Benatti

Embracing the river. Un nuovo centro culturale a Sydney per la riqualificazione del lungofiume Parramatta

 

area tematica: architettura

relatori: Armando Dal Fabbro,

Paolo Foraboschi

 

La scelta del tema culturale è legata ad un’esperienza di studio all’estero compiuta l’ultimo semestre, durante la quale era stato affrontato un progetto in una porzione dell’area riproposta in seguito per la tesi. La volontà era quella di approfondire ulteriormente l’esperienza intrapresa, allargando il tema e l’area già affrontate, per giungere ad una proposta progettuale alternativa attraverso un bagaglio ed un punto di vista culturale diverso.

 

Il progetto prevede la creazione di un nuovo centro culturale nell’area del Riverbank Precinct a Parramatta, città a circa trenta kilometri ad ovest dal centro di Sydney.

La città di Parramatta si sta trasformando nel secondo Central Business District in ordine di importanza dopo quello di Sydney e grazie a corposi investimenti è pronta a cambiare drasticamente il suo volto e skyline attraverso uno dei progetti di ricostruzione più grandi del paese.

L’intervento si inserisce quindi all’interno di un progetto reale proposto dall’amministrazione locale, il Parramatta City Council, tuttora in fase di costruzione. L’area prevista è considerata fondamentale perché posta in una zona strategica per lo sfruttamento e rivitalizzazione del lungofiume. Il sito rappresenta anche una connessione tra lo spazio civico della piazza principale della città poco più a sud, e quello naturale del fiume.

 

La tesi propone quindi come manufatto principale un edificio a forma di cubo rialzato rispetto al terreno. Questa scelta è stata fatta sia per mantenere una continuità visiva dalla strada verso il fiume, sia per contribuire alla permeabilità e facilità di collegamento con ogni altra zona del progetto. L’edificio presenta un bar e un ristorante al piano terra, un teatro, una biblioteca e sale espositive agli ultimi piani. Al di sotto del teatro vi è un grande parcheggio interrato con appositi sistemi di risalita. Un secondo volume ipogeo è costituito da due spazi principali: da un lato una serie di aule polivalenti per lo studio e per le prove musicali con servizi dedicati; dall’altro una grande libreria con sala conferenze.

Entrambi gli spazi presentano ampie vetrate per accogliere la luce e per permettere un affaccio diretto sul fiume, che resta l’elemento di riferimento per l’interno progetto.

Un sistema di rampe e scalinate creano un vero e proprio taglio tra le due aree interrate, ma allo stesso tempo funge da collegamento diretto tra la quota stradale e quella del lungofiume.

 

Elemento geometrico generatore e regolatore tra i diversi elementi del progetto è la pensilina reticolare coperta, che collega ogni punto dell’intervento sia orizzontalmente, come collante tra le due sponde del fiume e percorso coperto a contorno dei tetti verdi, sia verticalmente, unendo le diverse quote e funzioni del progetto.

La proposta vuole quindi mettersi a disposizione del fiume che, da protagonista all’epoca delle prime colonizzazioni, ha poi visto la città voltargli sempre più le spalle durante il suo sviluppo recente, chiudendone gli affacci e sottovalutandone il valore. L’obbiettivo è stato quindi riabbracciarlo e sfruttarne appieno le potenzialità sia attrattive che paesaggistiche.