Il lavoro si basa sulla ricerca e l’analisi delle similitudini tra gli spettacoli teatrali e le attrazioni dei parchi a tema Disney, considerate da ospiti e critica come delle vere e proprie messe in scena.

La tesi analizza la nascita e lo sviluppo del primo parco Disneyland ed i suoi relativi successori, soffermandosi sugli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita del suo fondatore e il marchio da lui creato, in modo da ottenere un preciso quadro storico e sociale.

Attraverso le similitudini con il teatro sono prese in esame le principali figure professionali: gli Imagineers e i Cast Members, rispettivamente i creativi che si occupano della progettazione e realizzazione di costumi, scenografia, drammaturgia e dell’interpretazione delle dinamiche spettacolari nel parco.

A loro si aggiungono gli Animatronics, macchine umanoidi, che svolgono lo stesso ruolo di un cast artistico nelle attrazioni vere e proprie.

Ai fini dello studio sono state decisive le conclusioni espresse nel libro Morfologia della fiaba, dell’antropologo Vladimir Propp, le quali hanno dato modo di razionalizzare lo sviluppo narrativo e drammaturgico delle attrazioni.

Grazie a questo metodo è stato possibile scomporre in scene semplici l’opera Amleto di William Shakespeare, adattandola ad una dark ride già esistente.

In conclusione è possibile affermare che esiste una vera e propria teatralità dei parchi Disney, la quale va oltre il limite del palcoscenico e coinvolge lo spettatore completamente, avvicinandosi alle stesse caratteristiche della neonata realtà virtuale.