Premio miglior tesi di laurea 2016

La presente tesi ha l’obiettivo di attraversare l’opera di Paolo Gioli per raccontare l’esperienza di un artista che ha lasciato un’impronta di singolare originalità nel campo della fotografia, del cinema e della pittura, e che tutt’ora lavora attivamente portando avanti le sue ricerche.

Raccontare il suo percorso, denso e stratificato, ha significato per me seguire le tracce indicate dallo stesso artista, tramite le sue opere e gli scritti personali, avvalendomi anche del supporto di quegli studiosi che per primi hanno approfondito le complessità dell’opera gioliana; gli scritti di Maria Dalai Emiliani, Annamaria Licciardello, Sergio Toffetti, Daniele Fragapane e Roberta Valtorta sono stati, tra i tanti, una fonte ricca di ispirazione e spunti per comprendere il mondo dall’artista.

Il lavoro ha lo scopo di fornire un’ampia panoramica dell’opera di Gioli e proporre una personale lettura delle corrispondenze tra tecniche, materiali e temi principali.

La pluralità delle esperienze e le modalità con le quali Gioli ha vissuto e prodotto le sue avventure artistiche sono alla base della scelta del mio lavoro che desidera fornire un panorama della ricchezza creativa di questo artista che, dal suo laboratorio, crea un contatto tra sé e i grandi artisti del passato.

Spiegare su quali basi è stato possibile per Gioli dare vita a un sistema così complesso e strutturato, contenente elementi molto diversi, ma perfettamente amalgamati tra loro, sarà l’obiettivo del presente lavoro.