Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Premio miglior tesi di laurea 2016

 

 

 

Lucia Coco

 

Opacità. Strategie dell’opacità all’interno di The Ballad of Sexual Dependency di Nan Goldin

 

area tematica: arti visive

relatore: Angela Mengoni

 

Partendo dalla duplice natura, opaca e trasparente, della rappresentazione, e dagli studi di Louis Marin relativi alla semiotica del visivo, il lavoro propone l'analisi di un corpus di immagini appartenente al lavoro della fotografa americana Nan Goldin, The Ballad of Sexual Dependency.

 

Al suo interno vengono evidenziati tutti quegli aspetti riconducibili a ciò che Marin chiama ‘presentazione della rappresentazione’ o, in altre parole, alla dimensione opaca della rappresentazione e al manifestarvisi delle marche dell’istanza di enunciazione.

 

La questione si articola principalmente su tre punti cardine: i dispositivi di reinquadramento interni all’immagine, le cosiddette ‘figure di cornice’ e la presenza degli specchi all’interno dei testi visivi.

La presenza di queste strategie non si riduce ad una semplice questione formale ma, al contrario, viene indagata la portata di senso che da queste strategie è messa in atto.

 

Alla luce dell’approccio semiotico presentato nell’analisi, la sintesi conclusiva propone, infatti, un’interpretazione del lavoro della Goldin meno legata ad aspetti strettamente tematici sovente privilegiati dalla critica e per lo più esclusivamente legati al contesto sociale della New York degli anni Ottanta.

 

L’opera diventa così un ragionamento su come sia possibile rappresentare un mondo del quale si è chiamati a restituire un tratto di ‘alterità’, di fondamentale asimmetria rispetto a chi guarda, allo spettatore; il lavoro, tramite la messa in scena dei suoi stessi strumenti, diventa un modo possibile per questa rappresentazione.