Premio miglior tesi di laurea 2016

Premio miglior tesi di laurea 2016

 

foto alessia buffagni

 

Alessia Buffagni

 

Disegnare Re-Leaf.

Quando e come il design può aiutare la nefrologia clinica

 

area tematica: design

relatore: Medardo Chiapponi

 

 

 

 

 

 

Re-Leaf ridisegna forma e funzione del primo rene artificiale indossabile (WAK –  Wearable Artificial Kidney). Lo fa nel rispetto dei dati prodotti dall’IRRIV (International Renal Research Institute of Vicenza) e sotto la guida attenta dei suoi ricercatori.

L’End Stage Renal Disease colpisce tre milioni di esseri umani, la maggior parte si sottopone tre volte a settimana a cicli intensi di emodialisi (la pulizia extracorporea del sangue). Tra un trattamento e l’altro il paziente accumula liquidi e tossine, ha nausee, s’indebolisce. Di anno in anno la qualità della vita (vincolata all’ospedale) regredisce in modo inesorabile.

 

Re-Leaf delinea la forma più confortevole entro cui disporre le parti mobili del WAK. Non più un’imbragatura da cui pendono indefinite quantità di cartucce ma un guscio singolo dalle linee gentili e una sola cartuccia dove siano ordinati in modo compatto tutti i circuiti di dialisi.

 

Si tratta di un doppio progetto, avviato con l’elaborazione delicatissima della cartuccia (dove coabitino – e siano perfettamente efficienti – sacche di soluti, cannule, sostegni di policarbonato) e completato con lo sviluppo finale del “lettore” (che ospita batteria, sensori, pompe peristaltiche, motore e contenitore per i liquidi di scarto).

Il tutto contenuto entro un limite di forma rigoroso: 46x32x18 cm, capacità standard dello zaino comune – che più della cintura è il mezzo comodo e discreto che mi consentirà di “indossare” il dispositivo se volessi allontanarmi da casa.

 

RELEAF-04 BUFFAGNI ALESSIA