Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

immagine coordinata

 

Iuav ha dedicato particolare attenzione alla cura della propria immagine coordinata, anche grazie a rapporti di collaborazione con grafici di fama, autori e supervisori di specifiche attività editoriali e di comunicazione.

Riassumiamo qui le principali tappe della costruzione dell’identità visiva Iuav, a cui l’ateneo ha dato avvio a partire dal 1995.

 

1995: Iuav riflette sulla sua identità visiva

Nel 1995 il rettore Marino Folin nomina prorettore alla comunicazione Massimo Scolari, docente Iuav. Le nuove figure dei prorettori (o mandatari del rettore) in aree particolarmente strategiche rispondono alla accresciuta complessità delle funzioni dell’ateneo.

È l’inizio di una riflessione anche sull’identità visuale dell’Iuav, che riceve un primo e potente imprinting con il progetto di Massimo Vignelli, grafico e “architetto dell’informazione” di fama internazionale.

Lo Iuav si dà un’immagine fortemente strutturata e riconoscibile, giocata su alcuni elementi di forza individuati da Vignelli nella scelta di un formato unico per le pubblicazioni (A5), del carattere istituzionale “ATOur Bodoni” (disegnato da Vignelli sul tracciato della famiglia di font Bodoni), di una gabbia grafica semplice e fortemente connotata. Viene scelta una ricca gamma di colori identificativi delle strutture Iuav. Il sigillo dello Iuav, il tradizionale leone di San Marco, è ridisegnato da Massimo Scolari ed entra a far parte della grafica istituzionale in forma fortemente identificativa: come logo, oltre che come sigillo. In breve tempo si mette a punto una linea coordinata per la carta intestata dell’ateneo, le pubblicazioni e la produzione grafica ricevono un potente assestamento e assumono per la prima volta un carattere di riconoscibilità.

 

1996–1998: si consolidano le attività di comunicazione

Nel giro di pochi anni sono radicalmente mutati i compiti dell’Università, la qualità (e quantità) dei servizi richiesti dagli utenti. Il Servizio Comunicazione lavora per costruire un rapporto diretto e continuo con le strutture dell’ateneo, cercando di consolidare l’idea che la circolazione delle informazioni è fondamentale.

In particolare, nel 1996 il servizio avvia alcuni importanti progetti: l’annuario, sospeso da anni, ripensato in funzione non di un’astratta elencazione di dati, ma come vero archivio della memoria dell’ateneo, e il Giornale Iuav, progetto che si realizzerà solo a partire dal ‘98 come pubblicazione aperiodica, legata a eventi di particolare rilievo nella vita dell’Iuav. Si pubblica anche la prima Agenda Iuav, che diventerà nel tempo un forte veicolo di comunicazione identitaria e si arricchirà di interventi grafici dei docenti della scuola diventando un piccolo oggetto di affezione per il mondo Iuav e anche per numerosi "simpatizzanti" esterni dell'ateneo.

 

il triennio 1998–2000: un’innovazione temperata per l’identità visiva

La comunicazione istituzionale Iuav nel triennio 1998–2000 è stata oggetto principalmente di un redesign dell’identità visiva, a cui si sono affiancate limitate ma significative innovazioni, sotto la guida del nuovo prorettore alla comunicazione, Sergio Polano, docente di storia del design. Si è lavorato all’insegna della continuità con quanto era stato fatto sulla base delle indicazioni di Massimo Vignelli, cercando di irrobustire e di rafforzare le componenti principali d’immagine, non essendo ancora terminate le diverse messe a punto di base del sistema comunicativo Iuav. Queste le principali operazioni affrontate nel triennio 1998–2000 (esposte pubblicamente al personale Iuav nel dicembre 1998, dopo una prima fase di elaborazione e messa a punto):

• identità visiva:

– individuazione e progettazione di 3 formati-carta standard Uni per i diversi tipi di pubblicazioni: A5 (il formato unico Iuav nelle indicazioni di Vignelli) per documentazione informativa, annuario e materiali analoghi,  guide ai servizi; A4 per i “quaderni Iuav”, serie di pre-print che raccolgono materiali e esperienze didattiche, di ricerca e istituzionali; A3 per il ”giornale Iuav”, a periodicità irregolare, destinato a eventi ufficiali di interesse collettivo, interno ed esterno

– conferma del tipo Bodoni come carattere istituzionale

– riduzione della gamma cromatica di identificazione delle strutture Iuav a soli 4 colori-base (la cui conoscenza è stata diffusa con una cartolina) standardizzati, riconoscibili, riproducibili: grigio per l’Iuav in generale, arancio per la didattica, verde per la ricerca, azzurro per i servizi.

– mantenimento del sigillo col leone e cartiglio circolare, nella versione ridisegnata da Massimo Scolari, come marchio Iuav

– affidamento del progetto di poster da affissione murale a grafici di fama, con pochi elementi standard da rispettare, per promuovere una sperimentazione visuale d’eccellenza, associata ad eventi rilevanti per l’Iuav (conferenze, mostre, inaugurazioni anno accademico).

• riconfigurazione del web d’ateneo, con tre obiettivi principali:

1. riorganizzare in modo logico e efficace le informazioni, cresciute in modo notevole ma disordinato

2. utilizzare il sito web sempre più come erogatore di servizi

3. intervenire significativamente dal punto di vista grafico.

Insieme all’area servizi informatici, si lavora alla definizione di una mappa dei flussi di informazione e quindi dei servizi – utilizzando anche una consulenza esterna – e alla costruzione di una redazione del sito, composta da responsabili delle strutture. Il lavoro permette di riorganizzare il sito dal punto di vista dei contenuti; si stipula un contratto per il ridisegno del web con lo Studio grafico Camuffo Design. Il lavoro viene seguito in stretta collaborazione con l’area servizi informatici.

nella prospettiva di una comunicazione globale e integrata si inserisce anche il progetto per la segnaletica Iuav.

Uno studio preliminare è messo a punto da Sergio Polano, ma la realizzazione impegna un tragitto progettuale e operativo di estenuante durata e difficoltà.

partecipazione (sporadica) a saloni, fiere e convegni di interesse Iuav, con la progettazione di stand e sistemi espositivi.

ricerca sul tema del merchandising, con lo studio di strategic design 10+3, che ha prodotto interessanti risultati teorici e una duplice serie di magliette, invendute e inutilmente stoccate. L’iniziativa di merchandising, degna di attenzione come la complicata questione della University Press, viene perciò sospesa, in attesa che l’Iuav definisca le sue strategie in questo campo e si doti eventualmente di adeguata struttura commerciale e coerenti risorse umane.

Posizionamento comunicativo di Iuav come “ateneo del progetto”, headline di una campagna di promozione delle iscrizioni che ha impegnato consistenti risorse umane e di bilancio dell’ateneo.

 

il triennio 2001–2003: Iuav cambia forma, nome e logo

Come tutti gli atenei italiani, Iuav è impegnato in un processo di trasformazione di notevole portata dovuto alla riforma universitaria, che inizia ad attuarsi proprio nel triennio 2001–2003. La riforma si rivela l’occasione per un radicale redesign dell’immagine istituzionale Iuav, che configuri e rispecchi la trasformazione in atto, predisponendo un’identità dinamica e flessibile. Si profila un intervento di riprogettazione, fortemente voluto dal prorettore alla comunicazione, anche in virtù del fatto che “è da ritenersi consono all’Iuav, quale luogo di ricerca superiore, il compito di una riflessione critica sull’immagine pubblica, che negli ultimi anni ha visto in Italia una serie di esempi negativi o quantomeno discutibili (...) Parrebbe significativo che l’Iuav elaborasse un contributo, progettuale e metodologico, alla questione, tramite la ridefinizione della propria identità visiva e la sua discussione in un confronto critico con altre istituzioni”

(Sergio Polano)

 

Per Iuav la riforma è il punto di partenza per uscire dall’anomalia che lo ha reso per anni l’unico ateneo monofacoltà d’Italia. Con l’attivazione di due nuove facoltà, pianificazione del territorio e design e arti, Iuav cessa di essere istituto universitario e diventa  università. A seguito dei cambiamenti dell’ateneo, è giocoforza cambiare il vecchio sigillo che raffigurava il leone alato di San Marco (comune a  tutte le istituzioni veneziane). Si decide di distinguere logo e sigillo e di scegliere come logo il marchio, cioè il nome Iuav che, da acronimo, diventa un nome, ciò che racchiude e identifica le diverse attività di studio e di ricerca. Il sigillo rimane, con la sola modifica della scritta che circonda il leone alato: non più “istituto universitario di architettura di Venezia”, ma “università Iuav di Venezia”. Entrambi, logo e sigillo,  rappresentano ciò che Iuav oggi è e da dove viene.

 

Nel 2002, in occasione del 75° anniversario dalla sua fondazione, lo Iuav organizza il concorso internazionale "newlogo Iuav" per il disegno del logotipo istituzionale dell'ateneo.

Sono invitati a partecipare al concorso designer internazionalmente noti, specializzati nel campo della progettazione di identità visuali coordinate, marchi e logotipi.

Hanno aderito all’invito sette visual designer sui dieci selezionati.

Agli invitati si chiede l'ideazione creativa e il disegno esecutivo, con esempi di applicazioni coordinate, del nuovo logotipo, destinato a essere adottato dallo Iuav quale elemento caratterizzante della propria identità visiva e della propria comunicazione istituzionale.

La giuria, composta da Giovanni Anceschi, Enrico Camplani, Marino Folin, Bob Norda, Sergio Polano, Leonardo Sonnoli, Pierpaolo Vetta, ha scelto il logotipo disegnato dal graphic designer francese Philippe Apeloig, presentato ufficialmente in aprile in occasione dell'inaugurazione della mostra “newlogo Iuav”. Piuttosto che inventare un simbolo astratto oppure una figura basata su motivi già esistenti, il progetto sviluppa un logo basato quasi interamente sulle quattro lettere I, U, A e V, disposte verticalmente, di design semplice ma riccamente connotato che mira a rappresentare passato, presente e futuro.

 

Dalla relazione del progettista:

“Il mio logo è un insieme non gerarchico di forme astratte e simboliche in pieno equilibrio. Volevo rendere palese una visione ottimistica del futuro dell’università e trasmetterne il senso storico, una visione in cui il logo allude al ruolo di continuità dell’Iuav Istituto Universitario di Architettura di Venezia, visto come luogo che genera conoscenza e come istituzione che adopera nuove metodologie, guidato da un tipo di filosofia olistica per la futura cultura progettuale.

I sobri elementi del logo combinati insieme, come le articolazioni correlate della nuova università, si equivalgono per dimensione e importanza ed hanno margini flessibili o aperti.

Questo modello grafico e concettuale fornisce una metafora viva ed espressiva, adatta sia per lo sviluppo dell’università, sia per i suoi legami transculturali che per le tappe interdisciplinari, tutti segni distintivi dello spirito del XXI secolo.”

 

Il triennio 2001–2003 è dunque segnato da un forte investimento di risorse sull’attività legata alla comunicazione identitaria:

• si lavora all’applicazione del marchio e progetto a tutti i materiali Iuav, in modo da comunicare la nuova identità in coincidenza con l’avvio dei nuovi corsi di laurea. Ci si avvale, a questo scopo, dell’apporto degli studi grafici con i quali si è avviata da tempo una buona collaborazione. Si cerca di avviare – non senza difficoltà – un progetto semplice ma unitario di identità, che investa varie tipologie di  stampati (carta intestata, verbali esami, tessere studenti, modulistica). Il nuovo progetto d’immagine, presentato pubblicamente alla cittadinanza e all’Iuav, dovrebbe attivare una maggiore coesione delle varie strutture, con il fine del rafforzamento dell’unità d’immagine Iuav, nella varietà delle proprie componenti, indispensabile ai fini della riconoscibilità dell’istituzione, tanto all’interno quanto all’esterno.

• si inaugurano edizioni di oggettistica (borse, oggetti di cancelleria), vendute per ora in termini di semplice copertura delle spese di produzione, ma legate a una ipotesi di merchandising d’ateneo non ancora concretizzata, in quanto implica l’esistenza di una struttura di gestione da definirsi e la presenza di luoghi in grado di rispondere alle conseguenti fasi di produzione, distribuzione e commercializzazione.

• il senato accademico approva un documento che fissa le prospettive e linee-guida per le attività editoriali d’ateneo firmato dal prorettore alla comunicazione, Sergio Polano: è una prima formalizzazione di un tema complesso e caro allo Iuav, quello dell’editoria istituzionale, che arriverà a definirsi nel 2006, quando Iuav (a seguito di un concorso a inviti rivolto ad alcune case editrici selezionate) realizzerà il progetto di una linea editoriale con l’editore Marsilio.

 

dopo il 2003: il consolidamento dell’identità visiva

Iuav intensifica i rapporti con gli studi di progettazione grafica per il rafforzamento dell’immagine coordinata d’ateneo.

In particolare, i grafici di CODEsign ridisegnano la grafica dei manifesti/programmi delle tre facoltà, del diario del docente, dell’agenda Iuav e dell’annuario. All’interno del progetto “editoria Iuav” si  avvia il restyling dei QuadernIuav.

Con Leonardo Sonnoli prosegue la linea di progetto di manifesti “experimenta graphica”, avviata nel 2000 come luogo di sperimentazione visuale d’eccellenza associata ad eventi rilevanti per Iuav: inaugurazione, convegni, lauree ad honorem, ospiti illustri.

Con lo studio Tapiro continua la collaborazione nelle attività di informazione e promozione interna, attraverso la definizione di tipologie standard di avvisi, locandine, inviti, pieghevoli informativi.

Dal 2006 lo studio Tapiro prende in carico il design della neonata collana editoriale Iuav / Marsilio.

Negli ultimi 5 anni la produzione cartacea si riduce drasticamente, a favore dell’utilizzo del sito web, considerato la principale risorsa informativa e di comunicazione per l’ateneo.

Viene sospesa la stampa dell’annuario, del diario del docente e di manifesti e programmi degli studi (entrambi regolarmente pubblicati on line). La grafica del sito viene rinnovata a partire dal 2005, con la collaborazione di Leonardo Sonnoli per il design del caratteristico portale “a quadrettoni”.

Nel 2010 Leonardo Sonnoli progetta la nuova linea di manifesti, locandine, inviti e pieghevoli Iuav.